Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
domenica 22 dicembre 2024  | aggiornato alle 18:57 | 109769 articoli pubblicati

Siad
Siad

Arancia del Gargano Igp - SCHEDA

 
01 gennaio 2013 | 10:20

Arancia del Gargano Igp - SCHEDA

01 gennaio 2013 | 10:20
 

L'arancia del Gargano Igp presenta una forma principalmente sferica ed una pezzatura non eccessivamente grande. Il sapore dolce, il profumo caratteristico, una serbevolezza unica, un'epoca di maturazione altrettanto rara e molte altre qualità rendono questo agrume ricercato in tutto il mondo.



Nome scientifico
Citrus sinensis

Varietà e caratteristiche
Le principali caratteristiche dell’arancia del Gargano Igp.

Biondo comune del Gargano:

  • La forma è sferica o piriforme
  • La buccia è più o meno sottile, coriacea ma con grana alquanto fine e di colore giallo-dorato intenso
  • Il diametro minimo del frutto è di 60 millimetri
  • L’albedo ha una consistenza soffice e di media aderenza
  • La polpa e il succo sono di colore giallo-arancio
Arancia duretta del Gargano (una varietà antichissima, dall’origine sconosciuta, ma esclusiva degli agrumeti garganici):
  • La forma può essere tonda o ovale
  • La sua buccia ha un colore arancio chiaro e una superficie molto liscia e finemente papillata
  • La polpa è particolarmente dura e croccante e praticamente priva di semi
  • La sua produzione è limitatissima, caratteristica che rende ricercata questa varietà di frutti
  • Il diametro medio dei frutti è di 55-60 millimetri
Entrambi i tipi hanno in comune una buccia uniformemente colorata, con la base del peduncolo di color verde vivace, e la forma dell’albero semisferica, tipica della zona, localmente denominata “cupola”.

Zona di produzione
La zona geografica interessata alla produzione è ubicata nella provincia di Foggia e comprende i territori dei comuni di Vico del Gargano, Ischitella e Rodi Garganico, più precisamente il tratto costiero che si prolunga lungo questi tre paesi.

Metodo di ottenimento
Impianto. Gli impianti si trovano lungo terreni in declivio, dove si procede al terrazzamento, con muretti a secco o con ciglionamenti.
Irrigazione. L’irrigazione viene praticata da maggio ad ottobre.
Raccolta. L’epoca di raccolta va dal 15 aprile a fine agosto per il biondo comune del Gargano, dal 1 dicembre al 30 aprile per la duretta del Gargano. La raccolta è fatta manualmente e con l’ausilio di forbici.
Confezionamento. Il confezionamento del prodotto Igp “Arancia del Gargano” avviene esclusivamente nella zona di produzione, al fine di garantire la tracciabilità e la rintracciabilità del prodotto.

Legame con l’ambiente
Le condizioni climatiche dell’area dove insistono gli agrumeti sono tali da tradursi in notevoli vantaggi qualitativi: il clima non eccessivamente caldo non favorisce lo sviluppo di forti patologie a carico dei frutti, inoltre garantisce una maturazione non a gennaio febbraio, ma addirittura a fine aprile e maggio, diversi mesi dopo l’epoca di maturazione di tutte le altre aree agrumicole italiane.

Anche il terreno è in parte causa della qualità di questa tipologia di arancia: si presenta rosso-calcareo, caratterizzato da fianchi di vallette o da tratti di fondovalle. Non meno importante è l’opera dell’uomo, che nel corso del tempo ha maturato un importante patrimonio di conoscenze agronomiche. Un ultimo e non meno importante aspetto è la spiccata serbevolezza dell’arancia del Gargano, che permetteva in tempi passati il trasporto di questo frutto unico anche attraverso viaggi della durata di 30/40 giorni, riuscendo ad essere trasportate fino a Chicago o a New York.

Riferimenti storici
Fin dal 1700 gli agrumi del Gargano diventano protagonisti di un’importante processione, che ancora oggi si tiene ogni anno a febbraio, in onore di San Valentino, santo protettore degli agrumeti, durante la quale si benedicono le piante e i frutti di aranci e limoni. I primi riferimenti storici sull’esistenza della coltivazione degli agrumi sul territorio risalgono all’anno 1003, grazie a Melo, principe di Bari, che, volendo dare dimostrazione ai Normanni della ricchezza produttiva delle terre garganiche, spedì in Normandia i “pomi citrini” del Gargano, corrispondenti al melangolo (arancio amaro). Nel Seicento si intensificò un notevole traffico di agrumi dei comuni di Vico e di Rodi del Gargano con i Veneziani. Questi intensi scambi commerciali continuarono anche nell’Ottocento, e la fama dell’arancia del Gargano raggiunse persino gli Stati europei e americani.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


La Neff Coda Nera
Elle & Vire
Electrolux
Allegrini

La Neff Coda Nera
Elle & Vire
Electrolux

Allegrini
Brita
Antinori