Svelata la strategia: si punta sulla terzietà dei controlli, una task force di esperti dedicata alla certificazione, la modifica e il rafforzamento del sistema dei controlli e la revisione del disciplinare di produzione.
Migliorare l’identità e la qualità del Prosciutto di Parma DOP a tutela del prodotto stesso e dei consumatori. Con questi obiettivi il Consorzio di tutela ha individuato quattro pilastri sui quali fondare un ampio progetto di rilancio: assoluta terzietà dei controlli, task force di esperti dedicata alla certificazione, modifica e rafforzamento del sistema dei controlli, revisione del disciplinare di produzione.
Il Consorzio ha approvato il piano strategico di rilancio
Dopo vent’anni di collaborazione con l’Istituto Parma Qualità (IPQ), il Consorzio volta pagina e affida a CSQA Certificazioni, il sistema di certificazione e controlli della Dop Prosciutto di Parma. Csqa è un ente leader del settore, di comprovata esperienza e professionalità, in grado di assicurare assoluta terzietà e imparzialità ponendo fine alle criticità emerse recentemente all’interno del sistema di certificazione e sul possibile conflitto di interessi. Le ampie ed indiscusse competenze del nuovo organismo – sia nel comparto DOP IGP che nelle certificazioni in ambito volontario - stimoleranno inoltre il settore a definire strategie di rafforzamento della denominazione anche attraverso lo sviluppo di iniziative sui temi di maggiore attualità: ambiente, benessere animale, sostenibilità.
In questo periodo, l’Ipa continuerà a svolgere il suo incarico di controllo e certificazione sotto la vigilanza del Ministero delle Politiche Agricole e del Turismo. CSQA - attraverso una task force di esperti dedicata - avvierà i lavori per la definizione del nuovo piano di controllo nell’attesa dell’autorizzazione ufficiale da parte dell'Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari del Mipaaft (Icqrf).
Dopo un lungo lavoro di preparazione durato diversi mesi, il Consorzio ha formalmente avviato anche l’iter di modifica del Disciplinare che prevede nei prossimi giorni la consultazione di tutta la filiera produttiva. Le modifiche riguarderanno tutti gli anelli della produzione, dalle caratteristiche della materia prima - tra cui genetica, peso e alimentazione dei suini, benessere animale, peso e caratteristiche delle cosce fresche - fino al prodotto finito come metodo di lavorazione, peso e stagionatura del prosciutto, modalità di vendita, prodotto pre-affettato, ecc.
Ma non solo. Al fine di rafforzare ulteriormente il sistema di prevenzione delle frodi e garantire al consumatore un prodotto più sicuro, il nuovo Disciplinare conterrà anche specifici elementi per la tracciabilità e la rintracciabilità del prodotto lungo tutta la filiera produttiva.
Terzietà, controlli più efficaci, distintività del prodotto e maggiori garanzie per i consumatori, sono questi i pilastri fondamentali su cui poggia il piano di rilancio del Prosciutto di Parma DOP che guarda al futuro con ottimismo e con azioni concrete per continuare a sostenere l’intera filiera suinicola nazionale e dare lavoro ad oltre 50.000 persone
«È il primo forte segnale di rinnovamento - ha detto
Vittorio Capanna, presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma - che parte da uno degli ambiti più importanti per una DOP, il sistema dei controlli, nell’ottica di offrire una maggiore trasparenza e la massima garanzia ai consumatori, assicurandogli la qualità che si aspetta dal Prosciutto di Parma. Abbiamo scelto un ente indipendente in grado di assicurare una struttura organizzativa fondata sulla cultura della certificazione di prodotto e su consolidati principi di imparzialità e terzietà».
Per infromazioni:
www.prosciuttodiparma.com