Il 48° Incontro internazionale di elicicoltura (14° Festival della Chiocciola) ha segnato un'importante svolta nel settore che si propone come risposta all’emergenza inquinamento ed emblema del risparmio.
Il Festival della Chiocciola ha richiamato oltre 22mila persone per circa 6mila coperti serviti in 3.500 mq di strutture dedicate. La Chiocciola Metodo Cherasco vive lungo una filiera estesa che tocca diversi settori, dalla cucina alla cosmetica e crea un sistema economico “elicoidale” vincente che si prepara ad essere esportato nel mondo.
La Chiocciola Metodo Cherasco si propone come simbolo di una nuova economia
Lo hanno testimoniato i 770 nuovi elicicoltori che hanno partecipato alla giornata informativa di sabato pronti a far parte di un indotto imprenditoriale che ad oggi conta 550 allevamenti su 870 solo in Italia. 650 persone hanno preso parte al convegno tecnico scientifico di domenica che ha visto gli interventi di esperti del settore e rappresentanti delle istituzioni come l’ex presidente della Camera Irene Pivetti e il professor Franco Fassio dell’Università di Pollenzo, che ha ufficializzato da parte del mondo accademico la nascita di un’Economia Elicoidale, prima forza del Metodo Cherasco. L’appuntamento è all’anno prossimo con una novità che determinerà definitivamente la massima innovazione agricola e scientifica per l’Istituto: l’Helix Fest 2020, un evento allargato che avrà come tema appunto l’economia elicoidale.
Nell'occasione il direttore di Italia a Tavola Alberto Lupini e il collaboratore del network, Claudio Zeni sono stati premiati per gli articoli scritti e l'impegno profuso sul network stesso per promuovere il settore. Questa, in particolare, la motivazione del premio attribuito al nostro direttore: «Alberto Lupini è un giornalista di grande esperienza, la sua capacità nel comunicare al pubblico i prodotti tipici lo contraddistingue e lo rende un vero cronista del gusto. Nel suo articolo ha saputo dare il giusto e corretto risalto ad un metodo di allevamento, di lavoro di squadra, di studio e ricerca, di filiera completa di un prodotto nobile e al contempo tradizionale come le Chiocciole di Cherasco. «È un articolo che leggi con piacere assorbendone un’informazione precisa e dettagliata: la stessa cosa non è per tutti quelli che scrivono e comunicano. Alberto è un uomo che fa informazione».
Simone Sampò
Nella giornata di domenica il convegno tecnico è stato aperto da
Simone Sampò, presidente Ane (Associazione nazionale elicicoltori): «Il nostro - ha detto
- è l’unico allevamento che non inquina e produce proteine sane senza grassi. Grazie ad un’economia elicoidale ci apriamo ad altri settori come il food, la cosmetica, il sociale con la Pet Therapy, l’innovazione tecnologica con il MullerOne, la materia prima con la bava di lumaca. È arrivato il momento di assestarci, come il guscio di una chiocciola che per avere equilibrio deve stoppare la crescita. Questo perché cerchiamo un ritorno al passato, i nostri elicicoltori ricordano gli artigiani, con la propria bottega, partecipano ai mercati. Torniamo indietro perché è il mondo a chiedercelo e oggi possiamo dire di aver creato un settore che porta reddito. L’anno prossimo ci riserva un salto importantissimo, l’Helix Fest evoluzione di Noi le Chiamiamo Chiocciole in un Festival molto più esteso, che però tocca tanti altri settori dell’agricoltura a tema sostenibilità».
È intervenuta anche
Irene Pivetti, ex presidente della Camera: «Sono felice di esserci e di dire che la Chiocciola Metodo Cherasco è un vero e proprio ponte con i mercati nuovi, come la Cina. L’Istituto è stato in grado di creare una rete di imprese che dà supporto anche nei mercati esteri, cosa di cui le istituzioni non sono state capaci fino ad ora. È un esempio di intraprendenza e di sapienza, qualità che gli italiani sanno mettere in ogni cosa che fanno. Si parla troppo di Made in Italy come se fosse solo il mangiare e vestirsi bene ma è molto di più. Gli italiani hanno la capacità di mettere la qualità ovunque, dalla comunicazione urbana all’agricoltura perché non si accontentano mai di una cosa “solo buona”. Grazie alla testimonianza dell’Istituto, speriamo di essere all’altezza dell’opportunità che date al nostro paese continuando a essere un team coeso».
I convegni hanno suscitato molto interesse da parte dei presenti
Franco Fassio, vice presidente dell’Università di Pollenzo è intervenuto dicendo: «Oggi riconosco a nome della comunità accademica la struttura dell’Economia Elicoidale, una piccola branchia dell’economia circolare che ci impegniamo a studiare. In quest’ottica faccio un appello alla scienza, che deve essere in grado di dialogare con dinamiche popolari, per tornare a quella qualità, a quella sostenibilità, alle abitudini artigiane di un tempo, così da unire la cultura scientifica con quella gastronomica. Riprendo anche l’appello di Carlin Petrin: nei prossimi mesi lavoriamo tutti per piantare 60mila piante in Italia. Un intervento singolo, piccolo, che però può dare un grande segnale. Chiedo anche ai nostri elicicoltori, in nome dell’allevamento naturale e dell’economia sostenibile che hanno scelto, di fare questo piccolo gesto che ci aiuterà a cambiare».
Presenti anche i ragazzi con disabilità cognitive dell’Istituto Monsignor Signori di Fossano a testimoniare l’utilizzo della chiocciola nella Pet Therapy. Infine il Villaggio Benessere, dove più di 350 persone hanno provato la Snail Therapy Experience, ultima innovazione nel campo del massaggio - combinazione di un massaggio stimolante del meridiano con lumache vive - inventato dagli specialisti Mark e Dominilla Rozum e brevettato dall’Istituto, presentato per l’occasione in anteprima mondiale. Al Padiglione gastronomico sono stati serviti oltre 6.000 coperti nelle occasioni enogastronomiche che hanno visto protagonisti gli chef di Cherasco, tra cui Francesco Oberto, Ristorante Da Francesco – 1 stella Michelin a Cherasco, e quello di Fabrizio Tesse neostellato al ristorante Carignano del Grand Hotel Sitea di Torino e da poco Executive Chef de Il Boscareto Resort di Serralunga D’Alba (CN) per la “Cena Stellata” a quattro mani.
Nel 2019 si è verificato l’aumento dell'83% del valore della Chiocciola Metodo Cherasco: da €3 al chilo a €5,50 al chilo. I numeri parlano chiaro, la Chiocciola è l’animale del futuro e il sistema intorno alla Chiocciola Metodo Cherasco è il futuro dell’economia. Degli 870 allevamenti elicicoli in Italia, ben 550 seguono il Disciplinare Metodo Cherasco per un volume d’affari che ha presto raggiunto i 220 milioni di euro e le 9.200 persone che lavorano nell’indotto. Numeri importanti che determinano il sostanziale contributo della Chiocciola Metodo Cherasco all’economia italiana, mentre il Metodo è stato adottato anche dagli elicicoltori di altri 14 paesi nel mondo attraverso accordi con Lumacheria Italiana: Libano, Spagna, Grecia, Marocco, Tunisia, Malta, Giordania, Georgia, Ungheria, Bulgaria, Francia, Croazia, Serbia, Australia. La richiesta solo in Italia arriva a 246mila tonnellate annue, ma la Cmc, la cui qualità è determinata da un rigido disciplinare e una dieta esclusivamente vegetale, ne soddisfa solo il 7%. L’80% del consumo viene importato proprio da paesi quali Turchia, Indonesia, Romania, che producono animali da filiere lunghe, poco controllate. Il continuo aumento degli allevamenti di CMC e la consequenziale produzione di bava e di carne da utilizzare in diverse filiere, sono indice di futuro e ampio margine di incremento.