Valtellina Casera Dop Un ricettario gratuito ideato da Mainardi

Il formaggio Valtellina Casera Dop trova in Andrea Mainardi il nuovo testimonial. Il cuoco, volto noto della tv, propone un ricettario ad hoc che si può scaricare gratuitamente dal sito del Consorzio di Tutela

17 maggio 2018 | 12:45
Andrea Mainardi ha ideato accostamenti interessanti e originali, ma anche semplici e rapidi da cucinare, adatti alla vita di ogni giorno. La quotidianità è il messaggio lanciato dalla campagna “In Valtellina lo facciamo tutti i giorni… il formaggio”. Una quotidianità che affonda le sue radici nella tradizione, perché questo formaggio si produce ogni giorno, da secoli.


Andrea Mainardi

«Visto l’andamento positivo delle attività promozionali intraprese lo scorso anno per valorizzare la Dop - spiega Vincenzo Cornaggia, presidente del Consorzio di tutela formaggi Valtellina Casera e Bitto - siamo felici di poter riconfermare la collaborazione. L’auspicio è infatti che il Valtellina Casera, da tutti riconosciuto per la bontà, la genuinità e la tipicità, vera espressione del nostro territorio, si conquisti un posto sulla tavola dei consumatori tutti i giorni, partendo proprio dalla sua versatilità d’utilizzo in cucina».



Il Valtellina Casera Dop si ottiene dal latte prodotto negli allevamenti della provincia di Sondrio che viene lavorato tutti i giorni nei caseifici di fondovalle. La stagionatura delle forme avviene nelle tradizionali casere o in adeguate strutture, per almeno 70 giorni prima di poter essere marchiate a fuoco. Le origini del Valtellina Casera risalgono al 1500 quando più allevatori univano il loro latte per effettuare una lavorazione collettiva nelle latterie turnarie e sociali, mettendo in atto una forma di risparmio e di condivisione dei momenti di vita.



Questa Dop viene prodotta con latte vaccino parzialmente scremato, quindi risulta più leggera e meno calorica rispetto al Bitto, e per questo è ideale da portare in tavola ogni giorno. L'alimentazione delle bovine da cui deriva il latte è costituita prevalentemente da essenze spontanee ed erbai, eventualmente affienati, dell'area di produzione. La cottura della cagliata avviene ad una temperatura compresa tra i 40° e 45°C. La stagionatura è protratta per almeno 70 giorni. Il Valtellina Casera ha forma cilindrica, regolare, con superfici piane di diametro tra i 30 e i 45 cm e scalzo di 8-10 cm; il peso varia da 7 a 12 kg. La crosta è sottile ma consistente; la pasta, di colore dal bianco al giallo paglierino, è morbida e presenta un'occhiatura fine e diffusa. Con il procedere della maturazione la struttura della pasta diventa più consistente e il colore più intenso.


Per informazioni: www.ctcb.it
www.formaggidivaltellina.it

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Alberto Lupini


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