I trucchi per scegliere una buona passata di pomodoro al supermercato

Colore, stato della bottiglia o della lattina, ma anche (se non soprattutto) un codice alfanumerico al quale fare attenzione. I consigli per l'acquisto di un buon prodotto tra gli scaffali della grande distribuzione

04 agosto 2023 | 17:50

Senza dubbio è uno degli alimenti più consumati dagli italiani. Abbinata alla pasta così come alla carne, usata pure per la pizza e altre preparazioni: la passata di pomodoro è tra i must indiscussi della gastronomia di casa nostra e alla base della dieta mediterranea (e pensare come all’inizio, appena arrivato dall’America, il pomodoro venisse considerato tossico). 

C’è chi la fa a livello domestico, proprio in questo periodo, conservandola in bottiglie di vetro da usare nel corso dell’anno, chi invece la acquista semplicemente al supermercato, magari orientandosi verso quelle in offerta o a più basso costo. Dopotutto siamo grandi consumatori di pomodori e passate, ma siamo anche tra i maggiori produttori. L’Italia, infatti, secondo dati pubblicati da Ismea, è a livello mondiale il secondo produttore di pomodoro fresco destinato a conserve (la passata è, di fatto, una conserva vegetale), con un indotto che si avvicina ai 4 miliardi di euro annui. Quasi la metà derivanti dall'export. Nella vasta gamma dell’offerta della GDO, insomma, come orientarci per scegliere il prodotto migliore possibile?

Passata al supermercato: i consigli per sceglierla bene

Così come per tutti gli alimenti anche in questo caso possono esserci passate qualitativamente più o meno buone, così come più o meno fresche e di recente produzione. Per quanto una passata, per essere tale, in base a una normativa del 2004 deve essere ottenuta obbligatoriamente da pomodori freschi. In caso contrario troveremmo una più generica indicazione “preparato per sugo”. Non proprio la stessa cosa. Attenzione quindi a cosa compare scritto in etichetta.

Ecco quindi alcuni consigli da tenere a mente per portarci a casa, dal supermercato, una passata di qualità. Che non è necessariamente sinonimo di passata più costosa.

Come scegliere la passata al supermercato: occhio alla provenienza

La legge obbliga i produttori a indicare la provenienza dei pomodori, e siccome in Italia (come detto) la produzione è piuttosto importante, sarebbe filologico scegliere passate ottenute da pomodori nazionali. Pomodori cioè che non hanno dovuto subire lunghi trasporti, in chissà quali condizioni, arrivando dall'estero. L'indicazione è ben visibile in etichetta, occhio quindi a controllare come il Paese di coltivazione e produzione coincidano. Occhio anche al colore: né eccessivamente acceso ma nemmeno spento. Un colore naturale, per così dire. Attenzione pure agli ingredienti utilizzati: come spesso avviene anche per altri alimenti, meno è lunga la lista riferita meglio è. Nella passata deve esserci solo pomodoro, acido citrico (un conservante) e sale (qui è bene controllare l’eventuale quantità).

L’annata di produzione non è così indicativa di qualità: essendo infatti un alimento pastorizzato e messo sottovuoto, le proprietà della passata possono mantenersi anche per un paio di anni.

Scegliere la passata di pomodoro al supermercato: l'indicazione fondamentale

Più importante, invece, far caso a un codice presente sulla confezione, questo inerente al momento dell’anno in cui la passata è stata realizzata. Con questo codice possiamo intuire se i pomodori siano stati lavorati nel loro periodo, al meglio o meno della stagionalità (orientativamente tra luglio e ottobre). Questo codice è composto da una lettera e un numero compreso tra 1 e 365, riferiti all’anno e al giorno di confezionamento. Prendendo in considerazione le annate più recenti, la lettera E riguarda il 2020, la U il 2021 mentre la F per il 2022.

Se abbiamo detto come possono essere acquistate passate anche dell’anno, o di due anni, prima, più importante è decifrare il numero che segue la lettera. Se la cifra è compresa fra 190-290 (quindi dal 190esimo al 290esimo giorno dell’anno), allora siamo sicuri come i pomodori siano stati lavorati nel pieno della loro stagionalità.

Ultima indicazione: nel caso in cui stiamo per acquistare una bottiglia di passata, controllare che il sottovuoto si sia mantenuto (basta premere la parte centrale del tappo, se fa “click” allora è passata dell’aria all’interno). Per quanto riguarda le lattine, invece, accertarsi che siano integre e non ammaccate. 

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Alberto Lupini


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