Dopo il recente cambio al vertice (da poche settimane nuovo ad è stato nominato Michel Beneventi, che ha lascia il ruolo di Ceo di Nestlé Waters Turchia) Sanpellegrino rimarca il ruolo strategico che ha nel comparto dell’enogastronomia italiana. Dopo avere partecipato come partner alla recente Giornata della Ristorazione, presenziando anche alla firma del “manifesto” di valorizzazione, l’azienda leader del comparto delle acque e bevande non alcoliche ha diramato un interessante comunicato sull’importanza del suo ruolo quale generatore di sviluppo del Pil e dell’occupazione.
Più in particolare, l’anno scorso Sanpellegrino ha generato quasi 2,5 miliardi di valore lungo tutto una filiera, creando nell’indotto 44.180 posti d lavoro. Significative le ricadute economico sociali della produzione: secondo una nota della società controllata da Nestlè, per ogni dipendente Sanpellegrino ce se sarebbero 29 nell’indotto, il che genera un monte salari - sugli oltre 44mila lavoratori interessati, lo 0,17% degli occupati totali in Italia nel 2022 - .di 765 milioni di euro. Altro elemento interessante sono i 918 milioni di euro di tasse e imposte pagate, pari allo 0,2% delle entrate fiscali dello Stato italiano.
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Michel Beneventi nuovo Amministratore Delegato del Gruppo Sanpellegrino
Sanpellegrino è l’azienda di riferimento nel campo del beverage in Italia, con acque minerali, aperitivi analcolici e bibite. I suoi prodotti, coi marchi internazionali, acqua minerale S.Pellegrino, Acqua Panna e Bibite Sanpellegrino, puntano su benessere, salute ed equilibrio e sono presenti in oltre 150 Paesi attraverso filiali e distributori sparsi nei cinque continenti. Una realtà che da sola ben spiega come la stella rossa sia un simbolo importante per l’industria alimentare italiana. La sua acqua è forse la più diffusa al mondo, soprattutto nel fine dining.
Sanpellegrino: per ogni euro di fatturato se ne creano 5,8 nella filiera
Comprensibile la soddisfazione aziendale per i dati che mergono dallo studio “Sanpellegrino crea valore per l’Italia” realizzato da Althesys Strategic Consultant, che fotografa e analizza le ricadute socio-economiche dell’attività del Gruppo sul Paese, lungo l’intera catena produzione-consumo nel corso del 2022.
Esplicito in tal senso il commento di Michel Beneventi : «Sanpellegrino è orgogliosa di confermare anche per il 2022 il proprio significativo contributo al sistema socio-economico italiano. Da sempre la nostra politica aziendale, orientata alla creazione di valore condiviso, ci spinge a scelte strategiche di crescita e di investimento per favorire uno sviluppo economico, ambientale e sociale, a beneficio delle comunità e dei territori in cui operiamo. E i risultati dello studio Althesys confermano la bontà delle nostre scelte: ogni euro di valore condiviso creato da Sanpellegrino in fase di produzione ne genera 5,8 sull’intera filiera. Non dobbiamo poi dimenticare i benefici che derivano sul fronte dell’occupazione: per ognuna delle nostre persone, l’azienda genera in maniera indiretta o indotta circa 29 posti di lavoro, per un totale di 44.180 impieghi complessivi” - ha dichiarato, Amministratore Delegato del Gruppo Sanpellegrino.
Il valore generato da Sanpellegrino nell'indotto vale 3 volte il fatturato del gruppo
Secondo lo studio citato, il valore condiviso creato da Sanpellegrino corrisponde a quasi 3 volte il fatturato di gruppo e allo 0,13% del PIL nazionale. Questo valore generato corrisponde circa al 28% della produzione del comparto delle acque minerali, succhi e bevande analcoliche e al 2% della produzione dell’industria alimentare del Paese.
L’analisi effettuata ha permesso di determinare le ricadute socio-economiche prodotte dall’azienda partendo dal calcolo del valore generato attraverso i fornitori del Gruppo, pari a 247 milioni di euro, al quale si somma quello della produzione, di 433 milioni di euro, del sistema logistico, 17 milioni di euro, e dei canali di distribuzione e vendita, che corrispondono a 1,79 miliardi di euro. Nello specifico, il settore del consumo fuori casa genera 1,6 miliardi di euro.
I 2,5 miliardi di euro che Sanpellegrino ha contribuito a generare sono composti da 310 milioni di euro di ricadute dirette del gruppo, 1.365 milioni di euro di ricadute indirette dalle attività della filiera e 817 milioni di euro di ricadute indotte. Inoltre, il 96% delle ricadute del valore condiviso creato non è trattenuto dall’azienda ma distribuito a Stato, altre aziende dell’indotto e lavoratori.
Entrando più nel dettaglio delle ricadute occupazionali, lo studio rivela che, dei 29 posti di lavoro creati, 21 sono all’interno della filiera, per un totale di 32.615 addetti, pari allo 0,13% degli occupati in Italia nel 2022. Complessivamente Sanpellegrino nello stesso anno ha contribuito a generare, 765 milioni di euro di salari lungo la filiera che equivalgono al consumo annuale medio di 26.151 famiglie e la maggior parte dell’occupazione è creata a valle, nel settore dell’HoReCa.
Il valore generato da Sanpellegrino, tuttavia, va oltre le ricadute economiche e occupazionali e si concretizza in numerose azioni volte a salvaguardare le risorse idriche, per assicurarne la disponibilità alle generazioni future. Molteplici sono, infatti, le iniziative messe in campo per preservare le sorgenti e i territori circostanti, come la certificazione di tutti gli stabilimenti del gruppo secondo lo standard internazionale Alliance for Water Stewardship (AWS) entro il 2025. A oggi sono già due i siti ad aver ottenuto questo prestigioso riconoscimento: Acqua Panna a Scarperia (FI) e S.Pellegrino a San Pellegrino Terme (BG).
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Alberto Lupini
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