San Daniele più trasparente con il QR code sulle vaschette
Con il nuovo processo di innovazione digitale sulle vaschette di preaffettato del Prosciutto di San Daniele, prende il via il primo step di un processo verso la certificazione Blockchain
09 maggio 2019 | 11:04
di Mariella Morosi
Proprio per essere stato così all'avanguardia, dal Consorzio è partito lo stimolo per la realizzazione di un nuovo processo di implementazione informatica che ha il duplice obiettivo di digitalizzare tutta la documentazione, permettendo di linkare in tempo reale i produttori, il Consorzio e l’organo di controllo, ma anche di dialogare in maniera smart e trasparente con i consumatori mettendo a disposizione tutte le informazioni disponibili. Il progetto, che offre le massime garanzie del prodotto e dialoga in maniera smart con i consumatori rafforzando il rapporto di fiducia, è stato illustrato a Roma, nella sede di Origin Italia, ex Aicig, l'Associazione Italiana Consorzi indicazioni Geografiche dal presidente del Consorzio Giuseppe Villani, dal direttore Mario Cicchetti, da Andrea Bez, product manager di Beanthech, la società di Udine che ha messo a punto il software, e da Michele Narducci di Ifcq Certificazioni.
Presente anche Stefano Vaccari della Repressione frodi del Mipaaft. Il cuore del sistema è un database, accessibile esclusivamente agli operatori tramite il sito portale.prosciuttosandaniele.it, che ha smaterializzato tutta la documentazione cartacea e l’ha resa fruibile attraverso una piattaforma dati implementata dall’organo di controllo, dai produttori e dal Consorzio e sempre accessibile dall’Ispettorato Centrale Repressione Frodi. Ma il nuovo sistema oltre a consentire la gestione di tutta la mole documentale della Dop, permette ai consumatori di accedere subito a tutte le informazioni dettagliate sul prodotto acquistato o che si intende acquistare.
Il tutto grazie ad uno scan, direttamente dal proprio smartphone, di un QR code bidimensionale stampato su tutte le vaschette di preaffettato, di cui si producono circa 23 milioni e 500 mila confezioni all’anno. Lo scan individua e riconosce in forma univoca le relative informazioni, atterrando su un’apposita pagina web del sito www.ilsandanieletrasparente.it. Tante le voci sul prodotto, in quattro lingue (italiano, inglese, francese, tedesco): dalla conferma di autenticità, agli allevamenti/macelli e al mese/anno e durata di stagionatura, passando per la data di affettamento, gli ingredienti e i dettagli sui produttori, nonché la ditta di affettamento e ad eventuali riferimenti commerciali/marketing.
«Siamo orgogliosi di essere tra i primi distretti alimentari a informatizzarsi completamente - ha detto il direttore del Consorzio Mario Cicchetti - perché non si tratta quindi di un’azienda singola, bensì di un insieme di realtà che collaborano e comunicano in maniera smart tramite flussi che sono stati digitalizzati al 100% al fine di poter offrire un servizio al consumatore finale sempre più efficiente. Fin dalla nostra fondazione nel 1961, abbiamo avuto un solo obiettivo: promuovere e valorizzare la conoscenza delle tipicità e qualità del Prosciutto di San Daniele nel mondo. Ora offriamo un packaging intelligente che non è più un mero contenitore passivo dell’alimento, ma è custode attivo di tutte le informazioni e ne certificano genuinità e origine. È un primo passo concreto verso una strategia di più ampio raggio verso la realizzazione di una piattaforma di derivazione crittografica in grado di autenticare in modo univoco e sicuro tutte le fasi della filiera produttiva anche utilizzando le potenzialità della blockchain».
Il valore complessivo dell’investimento, iniziato nel 2016, supera i 600mila euro. Sono 16 le linee di affettamento coinvolte nel programma e per la cui messa a regime è stato necessario l’acquisto di macchinari tipici dell’Industry 4.0: tra gli altri, stampanti industriali per la marcatura del codice univoco sulle vaschette, sistema di visione per la lettura del codice, software per la generazione e il confronto tra il codice inviato a stampa ed effettivo risultato ed evocazione delle informazioni associate ad esso.
Sull'assoluta qualità del prodotto si è espresso il presidente del Consorzio Giuseppe Villani, illustrando le fasi produttive che garantiscono l'assoluta genuinità del prodotto e l'attenzione alle nuove esigenze nutrizionali e al benessere dei consumatori, come la riduzione del quantitativo di sale nei salumi del 30% negli ultimi dieci anni. «Il nostro prodotto - ha detto - ha solo tre ingredienti: suino italiano, proveniente da allevamenti autorizzati di 10 regioni, sale marino e microclima di San Daniele. Nessun additivo o conservante. Si è sempre fatto così. La tecnologia è limitata al miglioramento dell'organizzazione e nella movimentazione del prodotto».
La produzione del Prosciutti di San Daniele nel 2018 è stata di 2.787.812 cosce, +5,4% rispetto all'anno precedente e anche quello delle vaschette è un sistema in crescita: 3, 7% nello stesso anno di riferimento. La filiera conta 3.927 allevatori, 116 macelli e 31 stabilimenti produttivi.
Per informazioni: www.prosciuttosandaniele.it
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