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Le erbe officinali Proprietà del Rosmarino

Il rosmarino (Salvia rosmarinus Schleid) è una delle erbe aromatiche più usate in cucina, è spontaneo nell'area mediterranea nelle zone litoranee, garighe e di macchia mediterranea, dal livello del mare fino alla collina.

 
15 aprile 2020 | 12:26

Le erbe officinali Proprietà del Rosmarino

Il rosmarino (Salvia rosmarinus Schleid) è una delle erbe aromatiche più usate in cucina, è spontaneo nell'area mediterranea nelle zone litoranee, garighe e di macchia mediterranea, dal livello del mare fino alla collina.

15 aprile 2020 | 12:26
 

Pianta arbustiva sempreverde che raggiunge altezze di 50–300 cm, con radici profonde, fibrose e resistenti, ancoranti; ha fusti legnosi di colore marrone chiaro, prostrati ascendenti o eretti, molto ramificati, i giovani rami pelosi di colore grigio-verde sono a sezione quadrangolare.

Le erbe officinaliProprietà del Rosmarino
                                                                                           Il rosmarino

Nome scientifico: Rosmarinus officinalis


Famiglia:
Lamiaceae (ex Labiatae)

Storia e note botaniche sulla pianta
Il rosmarino appartiene al genere Rosmarinus, famiglia delle Lamiaceae ed il suo nome scientifico è Rosmarinus officinalis. Originario dei paesi del Mediterraneo si ritrova spontaneo lungo la fascia costiera e fino a 1500 m s.l.m.
L’etimologia del suo nome è abbastanza controversa: secondo alcuni deriverebbe dal latino ros (rugiada) e maris (mare) vale a dire “rugiada del mare”, secondo altri dal latino rhus (arbusto) cioè “arbusto di mare”.

Pianta arbustiva che raggiunge altezze di 50–300 cm, con radici profonde, fibrose e resistenti, ancorante; ha fusti legnosi di colore marrone chiaro, prostrati ascendenti o eretti, molto ramificati, i giovani rami pelosi di colore grigio-verde sono a sezione quadrangolare.

Le foglie, persistenti e coriacee, sono lunghe 2–3 cm e larghe 1–3 mm, sessili, opposte, lineari-lanceolate addensate numerosissime sui rametti; di colore verde scuro sulla pagina superiore e più chiaro su quella inferiore per la presenza di peluria bianca; hanno i margini leggermente revoluti; ricche di ghiandole oleifere.

I fiori ermafroditi sono sessili e piccoli, riuniti in brevi grappoli all’ascella di foglie fiorifere sovrapposte, con fioritura da marzo ad ottobre, nelle posizioni più riparate ad intermittenza tutto l’anno.?Ogni fiore possiede un calice campanulato, tomentoso con labbro superiore tridentato e quello inferiore bifido; la corolla di colore lilla-indaco, azzurro-violacea.

L’impollinazione è entomofila poiché avviene tramite insetti pronubi, tra cui l’ape domestica, attirati dal profumo e dal nettare prodotto dai fiori.

I frutti sono composti da quattro acheni (tetracheni), con acheni liberi, oblunghi e lisci, di colore brunastro.
Nel genere Rosmarinus ritroviamo solo il Rosmarinus officinalis ma esistono numerose varietà che si differenziano per la maggiore o minore aromaticità e per il portamento. Tra di essere ricordiamo il Rosmarinus officinalis prostratus molto utilizzato come pianta ornamentale perchè come dice il nome stesso ha un portamento prostrato.

Le foglie
, persistenti e coriacee, sono lunghe 2–3 cm e larghe 1–3 mm, sessili, opposte, lineari-lanceolate addensate numerosissime sui rametti; di colore verde cupo lucente sulla pagina superiore e biancastre su quella inferiore per la presenza di peluria bianca; hanno i margini leggermente revoluti; ricche di ghiandole oleifere.

Il rosmarino è ormai presente in molte case, insieme con altre piante aromatiche, da tenere sul balcone o direttamente in cucina per usarlo fresco. L’ideale è metterlo in un luogo ben soleggiato, riparato ed esposto a Sud. Insetti e parassiti lo odiano, infatti viene anche utilizzato per allontanarli. Se in casa sono presenti piante più vulnerabili è una buona idea posizionarle accanto il rosmarino, la proteggerà.

Il rosmarino si può usare come: infuso, tintura madre, tintura idroalcolica, estratto fluido o secco. Gli usi più gettonati sono quelli delle foglie e dei rametti freschi o essiccati e sotto forma di olio essenziale.

Le proprietà del rosmarino sono innumerevoli. Oltre ad avere un gradevole profumo per l’uomo e ad essere antisettico, antiparassitario e antibatterico, fa bene al nostro organismo grazie alle sue funzioni antinfiammatorie, antispastiche e antidolorifiche. Inoltre ha proprietà stimolanti e fortificanti, perciò è un ricostituente che aiuta a recuperare da periodi di convalescenza ed è un toccasana in quelli di stress e affaticamento fisico e mentale.

È un toccasana per l’apparato gastrointestinale, è un digestivo naturale, stimola la peristalsi, ha effetti astringenti in caso di diarrea. È amico anche del fegato, del pancreas, dell’apparato urinario perché favorisce la diuresi, ha pure proprietà vermifughe. È un ottimo alleato in caso di dolori reumatici, mal di testa e mal di denti. Il rosmarino ha effetti positivi anche contro l’alitosi, aiuta a ridurre il colesterolo e la glicemia.

Va benissimo con le pietanze a base di carne o pesce, immancabile negli arrosti, ottimo anche con i formaggi e con gran parte dei prodotti da forno.

Sia fresco sia essiccato si sposa bene con i cereali e con le verdure (crude o cotte). Dà un aroma unico a brodi vegetali e minestre e si può usare anche nelle insalate, soprattutto quando è fiorito, per un tocco estetico. Nella cucina italiana il rosmarino manca raramente nei sughi e nelle salse. Può essere usato da solo o accompagnato da aglio (con il quale forma un’accoppiata perfetta) e altre erbe aromatiche, in particolare timo e salvia.

Il rosmarino lo troviamo spesso anche nelle bottiglie d’olio o di aceto, perché dà un tocco aromatico in più ai condimenti più usati in cucina. Inoltre si può usare anche con la frutta, soprattutto con la macedonia, e nell’impiattamento dei dessert, anche semplicemente per il profumo.

Malattia                             Parassita                                   Difesa biologica
Malattie fungine
Mal bianco                           Oidium sp.                    Zolfo, Ampelomyces quisqualis
Alternaria                          Alternaria sp.                      Sali di rame, ventilazione.
Insetti
Afidi                                 Specie diverse                                             Piretro
Tripidi                               Specie diverse                                             Piretro
Virus
Alfa-alfa                     Alfa-alfa mosaic virus                 Eliminazione piante infette


Suggerimenti per la coltivazione biologica e consociazioni
Rosmarino come altre aromatiche es.: la Salvia, il Timo e la Mentha piperita e’ un a buona consociazione per i cavoli e carote.

Produzione, raccolta e conservazione
Il rosmarino dovrebbe essere tagliato ogni tre anni per distillarne l’essenza (olio eterico). La qualità può differire per  zona di provenienza e periodo di raccolta, normalmente la si trova nei mesi estivi, più caldi, lontani da piogge persistenti, nei terreni sciolti della macchia mediterranea.
Pur perdendo parte delle proprietà aromatiche , il rosmarino può essere conservato in luoghi ventilati ed ombrosi facendolo essiccare per una decina di giorni, ad una temperatura tra i 18°C e i 25°c.

Usi alimentari
Nell’antichità il rosmarino veniva utilizzato soprattutto nella sua accezione rituale, come tramite tra la parte terrena e la componente divina.
Soltanto col Rinascimento si scopre la sua valenza in cucina soprattutto nella cottura delle carni. Oggi l’uso alimentare è il più svariato nelle cucine degli Italiani, come dimostrato dalla crescente domanda della Grande Distribuzione Organizzata.

Biodinamica
Nella fase d’impianto usare compost molto maturo con i preparati.
Trattare con il preparato 500, cornoletame, prima e dopo l‘impianto.
Utilizzo del preparato 501, cornosilice, periodicamente e prima della raccolta.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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