Olio, al Sirena d'Oro 2018 Frantoio Franci primo per Bio e Dop/Igp
È stato un extravergine toscano, quello del Frantoio Franci di Montenero (Gr), ad aggiudicarsi il podio più alto della 16ª edizione del Concorso Sirena d’Oro 2018, sia nella categoria Dop e Igp che in quella Bio
29 marzo 2018 | 11:02
di Mariella Morosi
Queste, oltre al Frantoio Franci (il cui fondatore, Fernando Franci, si è spento in questi giorni), le altre aziende premiate: per la categoria Dop e Igp l’azienda Bianchieri di Priverno (Lt) è seconda mentre la Dop Umbria dell’azienda Marfuga di Campiello sul Clitumno (Pg) conquista il terzo posto. Per il Bio sono risultati vincitori, rispettivamente al secondo e terzo posto, l’Azienda agricola San Salvaore di Giungano (Sa) e il Frantoio Intini di Alberobello (Ba).
Una novità di questa edizione del Sirena d’Oro è stata l’apertura al confronto internazionale: un premio speciale è infatti andato ad un olio del Sol Levante, dell’azienda Sorai Nouen di Shodoshimacho, nella prefettura di Kagawa. La premiazione dei vincitori del concorso, a cui hanno partecipato 250 aziende, avverrà come di consueto a Sorrento.
«Questo premio - ha detto il parlamentare Paolo Russo - ha anche un effetto trainante nel percorso di tante aziende verso la qualità ed è strategica la scelta del comune di Sorrento di investire sul premio che indica, oltre un successo culturale, oltre che quello di impresa».
La parlamentare Colomba Mongiello, da sempre impegnata nella valorizzazione e tutela del settore olivicolo e nel varo della legge “salva-olio”, ha espresso soddisfazione per l’iniziativa, che ha definito uno straordinario esempio di marketing territoriale. Mongiello, ha espresso soddisfazione dei risultati raggiunti ma ha ammonito sulla necessità di sostenere il piano olivicolo e di non abbassare la guardia difendendo i parametri di sicurezza posti a tutela del prodotto, come i “panel test”.
Anche Michele Bungaro del Consiglio oleicolo internazionale si è detto contrario all’abolizione dell’esame organolettico, a garanzia e tutela della genuinità dell’olio. «È più che mai necessario - ha detto Bungaro - creare azioni di sostegno che tutelino sia l’origine che la qualità».
Secondo il quadro dell’ultima produzione mondiale (dati in aggiornanento) Spagna, Italia, Portogallo e Grecia sarebbero in testa con 1 milione e 800mila tonnellate di prodotto. Seguono Turchia, Tunisia, Marocco, Algeria, Argentina, Giordania e Palestina con 900mila e infine, con 177mila, i Paesi che non fanno parte del Coi, come Siria, Australia e Cile. Fa riferimento agli iscritti al Comitato il 94% di tutta la produzione mondiale di olio di oliva, il 96% del mercato delle esportazioni e il 72% del consumo nel mondo.
«Forte - ha aggiunto Michele Bungaro - la riduzione dei consumi negli ultimi dieci anni, per il cambiamento di abitudini alimentari, ma la tendenza è quella di una ripresa sia della produzione che dei consumi, più orientati verso la qualità». Un augurio di buon lavoro al nuovo Parlamento appena eletto è stato rivolto da tutti i partecipanti all’incontro. La neoeletta deputata Susanna Cenni, già assessore all’Agricoltura della Regione Toscana, ha ringraziato i colleghi per il lavoro svolto. «È importante - ha detto - che ci sia stato tanto impegno su una produzione così importante. Abbiamo così una base importante su cui lavorare». Il concorso Sirena d'Oro è promosso dal comune di Sorrento, in collaborazione con Coldiretti Campania e la partecipazione delle associazioni Oleum, Gal Terra Protetta, Aprol Campania, Unaprol e Federdop Olio.
Per informazioni: www.sirenadoro.it
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