I protagonisti erano il formaggio Monte Veronese (Dop in tre versioni: Latte intero, da 35 a 60 giorni, Dallevo mezzano, da 90 giorni a 3 mesi, e Dallevo vecchio latte di malga, con oltre un anno di stagionatura) e il Bardolino, anch’esso nelle riscoperte tre versione delle sottozone, già cru nel 1825, di Montebaldo, La Rocca e Sommacampagna, riconosciute il 12 aprile. E in una degustazione in streaming hanno ottenuto un meritato successo.

La Cru di Giulietta e Romeo, un’intrigante terrina di pancia di maiale
La Cru di Giulietta e Romeo: la ricetta di Giacomo Sacchetto
La qualità e la notorietà di questi prodotti veronesi si sono però incontrati anche in un originale matrimonio, “celebrato” dallo
stellato Giacomo Sacchetto del ristorante La Cru di Romagnano (vr), che li ha utilizzati
come ingredienti della nuova ricetta preparata per Bonverre:
La Cru di Giulietta e Romeo, un’intrigante terrina di pancia di maiale (cotto a 100° gradi per 9 ore), capace di abbinare in modo eccezionale tradizione, territorio e contemporaneità.
Il Bardolino degustato nelle riscoperte tre versione delle sottozone
Bonverre : le buone ricette in vasetto
Un modo assolutamente inconsueto, ma efficace, per degustare Verona e il suo territorio.
Bonverre, coi suoi piatti pronti distribuiti in vasetti sotto vuoto di vetro, è ripartita dalla città dell’Amore con un’esclusiva degustazione in diretta streaming in cui presentando le realtà del Monte Veronese (con le sue caratteristiche forme da 10 kg realizzate dai 9 caseifici che lavorano il latte di 350 allevatori dei monti Lessini) e dei ritrovati cru del Bardolino (che produrranno circa 150mila bottiglie con un potenziale fino a un milione), per arrivare quasi naturalmente alla ricetta di Sacchetto.
In degustazione anche il formaggio Monte Veronese Dop in tre versioni
Una degustazione tra storia e sapori
A guidare una degustazione fra storia e sapori, Margo Schachter, che ha intervistato, oltre allo chef Giacomo Sacchetto, Paola Giagulli, direttore del Consorzio Monte Veronese Dop, Angelo Peretti, direttore del Consorzio di tutela Chiaretto e Bardolino e Alessandro Anderloni, autore e regista teatrale, direttore del Film Festival della Lessinia.