Molino Spadoni, la pizza surgelata supera i confini nazionali
Per la prima volta l’azienda ha presentato in un evento internazionale - Anuga 2019 - le sue basi per la pizza alla pala surgelata in tutte e sei le versioni studiate per il settore
08 ottobre 2019 | 12:47
Molto utilizzata in Italia, la pizza surgelata è relativamente nuova in Europa, dove sta prendendo piede grazie all’esperienza e alla qualità firmate Molino Spadoni. Soluzioni che coniugano l’eccellenza delle materie prime all’estrema praticità nell’uso, come nel caso delle basi per pizza alla pala, conosciute in alcune regioni italiane come “pizza al metro”. Una gamma completa con tanti vantaggi: la versatilità, che rende queste basi perfette anche per preparare squisite focacce farcite o tagliate come alternativa al pane; un miglior controllo del food cost grazie alla riduzione degli sprechi; infine l’ottimizzazione del processo produttivo del ristorante, pizzeria o bar, sia in termini di tempo che di risorse.
Chi invece preferisse stendere la pasta di suo pugno per conferire il proprio tocco personale, può optare per un altro prodotto di punta Molino Spadoni, le palline surgelate per la pizza in 6 diverse varianti: classica, 7 cereali, farro integrale, soia, nera al carbone vegetale e senza glutine (quest’ultima nel comodo formato quadrato che la rende subito riconoscibile). Il ciclo di lavorazione, l’artigianalità mantenuta su scala industriale e la scelta di farine specifiche offrono la garanzia di risultati perfetti in ogni condizione ambientale, non sempre favorita quando si parte dalla farina mischiata con acqua e lievito, a causa di fattori variabili come l’umidità, la scorretta conservazione degli ingredienti o le errate proporzioni. Una soluzione facile nell’utilizzo: basta scongelarle a temperatura ambiente o in frigorifero secondo le indicazioni riportate sulla confezione, e procedere con la stesura. Le palline scongelate dal giorno prima possono resistere fino a 3 giorni in frigorifero a temperatura +4°C. Inoltre, gli impasti non utilizzati possono avere un secondo utilizzo: unendo tre palline, si ottiene un filone di pane da riutilizzare in cucina.
Le basi per pizze di Molino Spadoni si affacciano sul mercato internazionale
Presentate in anteprima ad Anuga, le Basi precotte per pizza alla pala si ottengono esclusivamente da biga e pasta madre con l’aggiunta di olio extravergine di oliva. Stese a mano come da tradizione, permettono di preparare un prodotto croccante fuori e morbido dentro, da farcire a piacere, servito intero o porzionato a seconda della richiesta. Grazie al know how nel processo di lavorazione, che prevede ben 24 ore di lievitazione, l’impasto è molto digeribile, dal profumo e gusto intensi e con un’alveolatura più sviluppata. Le varianti delle basi per pizza alla pala disponibili sono: classica con farina bianca, con farina tipo 2 macinata a pietra, ai 7 cereali e Margherita con mozzarella di latte italiano di alta qualità senza lattosio di nostra produzione e pomodoro 100% italiano. Chi invece preferisse stendere la pasta di suo pugno per conferire il proprio tocco personale, può optare per un altro prodotto di punta Molino Spadoni, le palline surgelate per la pizza in 6 diverse varianti: classica, 7 cereali, farro integrale, soia, nera al carbone vegetale e senza glutine (quest’ultima nel comodo formato quadrato che la rende subito riconoscibile). Il ciclo di lavorazione, l’artigianalità mantenuta su scala industriale e la scelta di farine specifiche offrono la garanzia di risultati perfetti in ogni condizione ambientale, non sempre favorita quando si parte dalla farina mischiata con acqua e lievito, a causa di fattori variabili come l’umidità, la scorretta conservazione degli ingredienti o le errate proporzioni. Una soluzione facile nell’utilizzo: basta scongelarle a temperatura ambiente o in frigorifero secondo le indicazioni riportate sulla confezione, e procedere con la stesura. Le palline scongelate dal giorno prima possono resistere fino a 3 giorni in frigorifero a temperatura +4°C. Inoltre, gli impasti non utilizzati possono avere un secondo utilizzo: unendo tre palline, si ottiene un filone di pane da riutilizzare in cucina.
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Alberto Lupini
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