Cari lettori di Italia a Tavola, scusate per questo piccolo periodo di assenza ma sono stato impegnato per creare una nuova rubrica televisiva su tè e tisane per Sky canale 810 Fashion Up Mood. Ma vediamo subito l’argomento di oggi, le categorie di tè che in Italia vanno per la maggiore: i tè profumati, aromatizzati e affumicati. I tè rilavorati sono miscele di tè create partendo dai basici tè e miscelando spezie, scorze di agrumi, erbe, oli essenziali e fiori. Riescono a coinvolgere anche i palati più diffidenti ed estremamente difficili. A noi italiani piacciono moltissimo perché incontrano il nostro gusto.
In questa categoria rientrano:
1) miscele classiche
2) tè aromatizzati
3) tè affumicati
4) tè profumati
Le miscele classiche
Chiamati dagli amici inglesi “
blend”, sono ottenuti da più tè selezionati, in genere neri e verdi, di origine diversa. Tante volte queste miscele create dai “
Tea Blender” diventano famose e utilizzate nelle varie sale da tè e negozi. L’
English Breakfast, per citarne uno, è una delle più antiche miscele britanniche: miscela di tè neri Assam o Darjeeling, uniti a tè cingalesi o africani.
Tè aromatizzati
Questa categoria prodotta e pensata a partire da qualsiasi tipologia, per la maggior parte sono tè verdi e neri, aggiungendo poi
aromi naturali o artificiali; spesso vengono aggiunti anche ingredienti come fiori, frutta essiccata, ecc. Alcune tipologie hanno raggiunto un successo incredibile, si pensi all’
Earl Grey, miscela di tè indiani, cinesi e cingalesi aromatizzati con olio essenziale al bergamotto. Sapete perché si chiama così? In omaggio allo statista inglese conte (
earl) Charles Grey, il quale durante una missione in Cina salvò la vita ad un cinese. Per riconoscenza quest’ultimo gli rivelò il segreto della ricetta del tè al bergamotto, di cui il conte era innamorato. Egli diede a sua volta la ricetta alla famiglia Twinigs che provò a lanciarla sul mercato. Riscosse un grande successo: è il più utilizzato al mondo tra gli Aftenoon Tea.
Tè affumicati
L’idea di affumicare i tè e nata durante i lunghi viaggi lungo la Via della Seta: i carovanieri accendevano fuochi durante la sosta notturna e senza accorgersi affumicavano il carico di tè che trasportavano. Questa tipologia di tè
si abbina a cibo di struttura forte dove prevalgono grassi e spezie. Utilizzato anche in cucina per arricchire qualche ricetta. Il
Lapsang Sauchang è il più famoso tra i tè affumicati, è un tè nero che ha subito anche un processo di affumicatura: le foglie vengono poste su grate e avvolte con il fumo prodotto dalla combustione di legno di pino o abete. È una tipologia di tè non sempre apprezzata.
Tè profumati
In Cina la tradizione di
profumare il tè utilizzando fiori di rosa, gelsomino, ecc., è molto antica. I tè profumati spesso si confondono con gli aromatizzati. In questa categoria si miscelano le foglie di tè con i petali di fragranti fiori che si impregnano grazie alla loro essenza. Prima di impacchettare il tè si lasciano in parte i fiori, per decorazione. In tazza connubio perfetto tra tè e fiore. Uno dei tè profumati più antichi? Il
tè al gelsomino!
Curiosità
Il tè al gelsomino è uno dei tè profumati più antichi in assoluto: in Cina si beva già intorno al X secolo d.C. Le foglie di tè vengono impilate accanto ai fiori di gelsomino appena raccolti e lasciati così per qualche ora in modo che il tè assorba più possibile la fragranza. Questo procedimento viene ripetuto più volte. Finita questa fase si separa la foglia di tè dal fiore.
Tutti gli articoli della rubrica “L’ora del tè, magica bevanda”1.
Tre segreti per la preparazione2.
Dalla Cina a Londra, i riti nel mondo3.
Rooibos, rosso e profumato4.
Tè bianco, pregiato e raffinato
5.
Tè giallo, raro e aromatico6.
Dall’Oriente il pregiato tè verde7.
Gli effetti benefici del tè verde8.
Il gusto deciso del tè nero9.
Oolong di Cina e Taiwan10.
Tè aromatizzati e affumicati11.
I bouquet di fiori e la teina12.
La cerimonia cinese del tèGabriele BianchiSocial:
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Gabriele Bianchi, toscano di Cecina (Li), è nato nel 1995. È molto giovane ma ha già alle spalle un percorso professionale articolato e di spessore. Ha vinto il Premio Emergente Sala ed è stato nominato Miglior Cameriere d’Italia under 30. Dopo il diploma all’Istituto alberghiero Enrico Mattei di Rosignano Solvay (Li), è partito con il piede giusto entrando per uno stage all’Enoteca Pinchiorri a Firenze. I passaggi successivi lo hanno visto sempre frequentare le sale dei più rinomati ristoranti: La Pineta a Marina di Bibbona nel 2015/16; con la famiglia Cerea prima al ristorante Da Vittorio presso il Carlton Hotel di St. Moritz per la stagione invernale 2017/18 e successivamente al tre stelle di Brusaporto; il ristorante Marconi a Sasso Marconi nel 2018; Villa Crespi, sul lago d’Orta, dal 2019 fino all’aprile del 2020; nella stagione estiva il Confusion Restaurant di Porto Cervo, in Sardegna. Dal 1° ottobre 2020 è di nuovo al Marconi della famiglia Mazzucchelli. Maître, wine sommelier e tea sommelier, Gabriele Bianchi nel 2019 e nel 2020 ha partecipato al sondaggio “Personaggio dell’anno dell’enogastronomia e dell’accoglienza - Premio Italia a Tavola”, nella categoria Sala e Hotel.