Continuiamo il nostro viaggio alla scoperta del magico mondo dell’infusione. Dopo aver scoperto le storie e le leggende legate al tè e alle varie tipologie, iniziamo a conoscere le cerimonie, usi e costumi e livello mondiale. Come abbiamo visto, il tè è sinonimo di condivisione e benessere, dietro ogni tazza c’è una cultura da scoprire, bere e assaggiare. Partiamo da dove tutto ebbe inizio, la Cina.
La cerimonia cinese del tè si chiama Gong Fu Cha. È una procedura di preparazione del tè nata e sviluppata in Fujian e Guangdang. Oggi ormai è una pratica divenuta estremamente diffusa in tutta la Cina e ha assunto le connotazioni di preparazione cerimoniale. “Gong Fu Cha” può essere tradotto approssimativamente con “tè preparato con cura e attenzione”. Deriva dalla parola Cha che indica il tè, mentre Gong Fu prende il significato di tempo e impegno necessari per compiere un lavoro, risultati e abilità conseguiti attraverso un lavoro che richiede tempo e impegno.
Gli strumenti usati nella cerimonia cinese del tè
Ma quali sono tutti gli oggetti utilizzati per compiere questa cerimonia? Andiamoli a scoprirli insieme. La scelta dei materiali per effettuare il “Gong Fu Cha” Non è così semplice. C’era un detto che affermava che l’acqua per il tè non doveva mai toccare il metallo. Generalmente
i tè utilizzati per questa tecnica sono quelli post fermentati. Le teiere utilizzate sono le Gaiwan o tra le più famose ceramiche abbiamo le tradizionali Yixing, di materiale poroso, che assorbono gli aromi del tè che vi vengono infusi.
Un set tipico è composto da:
- teiera da circa 0,25 - 0,50 litri
- 4-6 coppini da degustazione
- un set di strumenti in legno comprensivi di pinze per spostare le tazzine cerimoniali che saranno calde, un cucchiaio in canna di bambù che serve per misurare la quantità di tè, alcuni elementi lunghi e affusolati per raccogliere le foglie di tè utilizzate all’interno della teiera
- vassoio in bambù con doppio fondo per raccogliere l’acqua che viene scartata durante la preparazione
- bollitore per riscaldare l’acqua.
Questi sono i principali oggetti utilizzati per la cerimonia del tè cinese. Cosa ne pensate? Vi piace? Vi affascina? Curiosi di vedere come si fa un Gong Fu Cha? Ne parleremo nell’articolo di maggio.
Tutti gli articoli della rubrica “L’ora del tè, magica bevanda”1.
Tre segreti per la preparazione2.
Dalla Cina a Londra, i riti nel mondo3.
Rooibos, rosso e profumato4.
Tè bianco, pregiato e raffinato
5.
Tè giallo, raro e aromatico6.
Dall’Oriente il pregiato tè verde7.
Gli effetti benefici del tè verde8.
Il gusto deciso del tè nero9.
Oolong di Cina e Taiwan10.
Tè aromatizzati e affumicati11.
I bouquet di fiori e la teina12.
La cerimonia cinese del tèGabriele BianchiSocial:
Instagram @gabrielebianchi.officialTik Tok @gabrielebianchi.officialFacebook Gabriele BianchiHashtag (utilizzali per postare le foto delle ricette replicate a casa!):
#cameriere100x100 #rivoluzionesala #Tèsommelier #teatime #gongfucha #gongfutea #fiveoclock #tisana #erbearomatiche #spezie #tè * * *
Gabriele Bianchi, toscano di Cecina (Li), è nato nel 1995. È molto giovane ma ha già alle spalle un percorso professionale articolato e di spessore. Ha vinto il Premio Emergente Sala ed è stato nominato Miglior Cameriere d’Italia under 30. Dopo il diploma all’Istituto alberghiero Enrico Mattei di Rosignano Solvay (Li), è partito con il piede giusto entrando per uno stage all’Enoteca Pinchiorri a Firenze. I passaggi successivi lo hanno visto sempre frequentare le sale dei più rinomati ristoranti: La Pineta a Marina di Bibbona nel 2015/16; con la famiglia Cerea prima al ristorante Da Vittorio presso il Carlton Hotel di St. Moritz per la stagione invernale 2017/18 e successivamente al tre stelle di Brusaporto; il ristorante Marconi a Sasso Marconi nel 2018; Villa Crespi, sul lago d’Orta, dal 2019 fino all’aprile del 2020; nella stagione estiva il Confusion Restaurant di Porto Cervo, in Sardegna. Dal 1° ottobre 2020 è di nuovo al Marconi della famiglia Mazzucchelli. Maître, wine sommelier e tea sommelier, Gabriele Bianchi nel 2019 e nel 2020 ha partecipato al sondaggio “Personaggio dell’anno dell’enogastronomia e dell’accoglienza - Premio Italia a Tavola”, nella categoria Sala e Hotel.