L'Agnello Gallese nasce sostenibile Valore aggiunto per Gdo e Horeca
Riconoscibile dal logo Igp, vanta una lunga shelf life e arriva nei punti vendita già pronto, porzionato, confezionato, con prezzo ed etichetta. Gli allevatori adottano pratiche non intensive e rispettose dell’ambiente
24 settembre 2020 | 16:40
La reputazione di cui gode l’Agnello Gallese Igp è il risultato di 2.000 anni di metodi di allevamento tradizionali e della ricchezza dei pascoli naturali. Oggi i produttori di Welsh Lamb utilizzano le tecniche di macellazione più innovative e perfezionano regolarmente i tagli di carne fresca per rispondere in modo tempestivo alle più moderne esigenze della grande distribuzione e della ristorazione, sia in termini di assortimento che di confezionamento.
«La maggior parte del nostro Agnello Gallese Igp viene venduto nella grande distribuzione. Si trova nei banchi di carne fresca ed è riconoscibile dal logo che testimonia l’origine garantita», spiega Jeff Martin, responsabile per il mercato italiano di Hcc, l’ente che promuove le carni rosse gallesi. «Ma anche la ristorazione si è dimostrata sempre molto interessata ai nostri prodotti, in modo particolare alcuni tagli ovini quali la spalla, la coscia disossata e le costolette che si prestano alle preparazioni di fine dining. Nonostante la situazione drammatica e imprevedibile legata alla pandemia di Covid-19, possiamo dire che il mercato sta rispondendo bene. Le macellerie, ad esempio, stanno registrando ottimi risultati: +30%».
Di grande rilievo anche il fatto che gli allevatori adottano pratiche di allevamento non intensivo e rispettoso dell’ambiente. In Galles vengono assecondati i ritmi delle stagioni. Gli ovini crescono in armonia con l’ambiente circostante e si riproducono nei tempi previsti dalla natura: nascono in primavera, quando trovano molta acqua fresca e abbondanti prati rigogliosi che li nutrono in abbondanza. Gli allevamenti sono tutti estensivi. I terreni inoltre catturano il carbonio dall’atmosfera e grazie al lavoro di gestione e di mantenimento dei pascoli gli allevatori contribuiscono in modo positivo a mitigare i cambiamenti climatici.
Dati che hanno peso. Non a caso l’Italia da anni rappresenta un mercato solido per il commercio di carne ovina gallese. L’atteggiamento dei consumatori è quello di prediligere carne di qualità e dalla tracciabilità garantita e in questo senso quelle gallesi rappresentano una risposta certa.
L’ente Hcc sta inoltre puntando ad offrire un servizio sempre più efficiente ai suoi clienti, a cominciare da una shelf life ancora più lunga dei suoi prodotti. Alcuni tagli dell’Agnello Gallese Igp garantiscono 33 giorni di conservazione e il prodotto arriva nei punti vendita “pronto” per essere esposto nei banchi di carne fresca. È già porzionato, confezionato, prezzato ed etichettato.
Per informazioni: www.agellogallese.it
In Galles gli ovini crescono in armonia con l’ambiente
«La maggior parte del nostro Agnello Gallese Igp viene venduto nella grande distribuzione. Si trova nei banchi di carne fresca ed è riconoscibile dal logo che testimonia l’origine garantita», spiega Jeff Martin, responsabile per il mercato italiano di Hcc, l’ente che promuove le carni rosse gallesi. «Ma anche la ristorazione si è dimostrata sempre molto interessata ai nostri prodotti, in modo particolare alcuni tagli ovini quali la spalla, la coscia disossata e le costolette che si prestano alle preparazioni di fine dining. Nonostante la situazione drammatica e imprevedibile legata alla pandemia di Covid-19, possiamo dire che il mercato sta rispondendo bene. Le macellerie, ad esempio, stanno registrando ottimi risultati: +30%».
Di grande rilievo anche il fatto che gli allevatori adottano pratiche di allevamento non intensivo e rispettoso dell’ambiente. In Galles vengono assecondati i ritmi delle stagioni. Gli ovini crescono in armonia con l’ambiente circostante e si riproducono nei tempi previsti dalla natura: nascono in primavera, quando trovano molta acqua fresca e abbondanti prati rigogliosi che li nutrono in abbondanza. Gli allevamenti sono tutti estensivi. I terreni inoltre catturano il carbonio dall’atmosfera e grazie al lavoro di gestione e di mantenimento dei pascoli gli allevatori contribuiscono in modo positivo a mitigare i cambiamenti climatici.
La maggior parte dell'Agnello Gallese Igp viene venduto nella Gdo, ma ristorazione si dimostra sempre interessata a diversi tagli
Dati che hanno peso. Non a caso l’Italia da anni rappresenta un mercato solido per il commercio di carne ovina gallese. L’atteggiamento dei consumatori è quello di prediligere carne di qualità e dalla tracciabilità garantita e in questo senso quelle gallesi rappresentano una risposta certa.
L’ente Hcc sta inoltre puntando ad offrire un servizio sempre più efficiente ai suoi clienti, a cominciare da una shelf life ancora più lunga dei suoi prodotti. Alcuni tagli dell’Agnello Gallese Igp garantiscono 33 giorni di conservazione e il prodotto arriva nei punti vendita “pronto” per essere esposto nei banchi di carne fresca. È già porzionato, confezionato, prezzato ed etichettato.
Per informazioni: www.agellogallese.it
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