Gli esercizi sensoriali per gli assaggiatori

Marco Bazzara, Sensory Project Manager e Academy Director della Bazzara Academy, condivide preziosi esercizi sensoriali per affinare le capacità gusto-olfattive degli assaggiatori e a potenziare le loro abilità

14 marzo 2024 | 09:30

Per verificare il livello di percezione degli assaggiatori sulla base della loro sensibilità sensoriale o semplicemente per allenare le proprie capacità gusto-olfattive, si possono realizzare diversi esercizi sensoriali.

Marco Bazzara, Sensory project manager e Academy Director della Bazzara Academy ci spiega quali sono e in cosa consistono.

Esercizi di riconoscimento degli odori

«Allo scopo di stimolare l’olfatto a riconoscere e memorizzare gli odori, - afferma - si possono adoperare delle essenze, impregnando dei batuffoli di cotone con la sostanza odorosa scelta, per poi inserirli in piccoli flaconi di vetro e utilizzarli all’occorrenza. Sempre per aiutare a individuare e identificare singolarmente i diversi aromi naturali e a sviluppare la propria “banca dati olfattiva”, si rivela molto utile annusare svariati infusi di spezie o di erbe aromatiche, varietà diverse di frutta essiccata o succhi di agrumi freschi.»

«Un altro esercizio praticabile durante tutte le ore del giorno - prosegue Marco Bazzara - consiste nel migliorare e aumentare l’attenzione agli odori e ai profumi dell’ambiente in cui viviamo e alla moltitudine di fragranze che la natura ci mette a disposizione.»

Esercizi di riconoscimento dei sapori fondamentali

«In questo caso, l’esercizio consiste nell’assaggiare una serie di piccoli campioni con diverse soluzioni di sostanze sapide, ovviamente senza sapere come siano composti e con l’obiettivo di individuarne le differenze e i rispettivi sapori. I campioni vengono preparati da soluzioni base diluite a concentrazioni decrescenti utilizzando acqua neutra a temperatura ambiente e i seguenti prodotti: caffeina, solfato di chinino o estratto di tarassaco per l’amaro, acido citrico o tartarico per l’acido, saccarosio per il dolce, cloruro di sodio per il salato e glutammato di sodio per l’umami» conclude.

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Alberto Lupini


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