Come si coltivano le ostriche?
Le ostriche sono uno degli alimenti più preziosi della nostra tavola, amate da secoli in tutte le parti del mondo. Ma come vengono allevate?
Scopriamo tutti i segreti legati a questa pratica dalle origini antichissime e che ha trovato il suo spazio naturale sulle coste della Francia settentrionale.
Come sono allevate oggi le ostriche?
L'allevamento delle ostriche prevede una serie di fasi specifiche per ottenere un prodotto di qualità.
L'allevamento naturale ha inizio con un passaggio denominato captazione, durante il quale vengono immersi dei supporti ai quali le ostriche, ancora in fase larvale, possono aggrapparsi.
In questo stadio della loro crescita le ostriche vengono definite naissain, e sono così piccole da riuscire a nuotare solo verticalmente e, proprio per questo motivo, rischiano di essere trasportate dalla corrente marina.
Dopo circa un anno e mezzo le ostriche possono essere spostate negli allevamenti effettivi.
Qui vengono posizionate in poches, delle particolari reti di plastica, in zone specifiche caratterizzate dal moto delle onde.
Le poches vengono periodicamente rivoltate, in modo da garantire una crescita ottimale del mollusco, fino ad arrivare allo step denominato calibrage dove le ostriche sono smistate in base al loro peso.
Le ostriche vengono fatte "affinare" in diversi modi a seconda dell'area di allevamento: ad esempio sulle coste ovest della Francia vengono utilizzate delle vasche di argilla e acqua marina, mentre sulle coste della Normandia viene sfruttato il naturale movimento delle onde.
L'ultimo passaggio prevede che le ostriche vengano fatte "purgare" all'interno di vasche al cui interno viene fatto penetrare ossigeno per eliminare eventuali batteri.
Questo è sicuramente uno degli step più complessi, ma necessario per portare in tavola un prodotto prezioso e raffinato.
Un allevamento sostenibile
L'allevamento delle ostriche è uno dei più sostenibili al mondo, tanto da essere autorizzato anche all'interno delle riserve naturali protette.
Non solo, questo mollusco è in grado di filtrare circa 200 litri di acqua al giorno, migliorandone quindi la qualità e permettendo una sopravvivenza maggiore delle altre specie animali e vegetali che vivono in quell'area.
Infine, non richiedono neanche l'utilizzo di particolari nutrimenti; infatti, si cibano semplicemente dei nutrienti (alghe e fitoplancton) presenti nelle acque.
Come si riconosce un’ostrica fresca?
Il primo punto da tenere sempre a mente è che qualunque ostrica sia già aperta è da scartare a priori, perché questo aspetto indica che sia già morta.
Se invece l'ostrica, una volta aperta, si presenta con scarso liquido interno e ha una polpa che si attacca alla conchiglia, ci racconta che è stata fuori dall'acqua già per molto tempo, ed è quindi preferibile consumarla esclusivamente cotta.
Le ostriche, infatti, sono realmente fresche se aperte si staccano con facilità dalla conchiglia e hanno una buona quantità di liquido.
Ricorda sempre di acquistare le ostriche solo da un fornitore di fiducia come Bixal poiché, dato che vengono consumate crude e vive, mangiando un'ostrica contaminata si rischia di contrarre problematiche come epatite virale o gastroenterite
Come degustare le ostriche?
La temperatura ideale di servizio delle ostriche è tra i 6 e gli 8° C, solo in questo modo, infatti, è possibile esaltare le caratteristiche di questo alimento pregiato.
Per gustarla nel migliore dei modi puoi sorseggiare il liquido all'interno della conchiglia e in un secondo momento procedere a masticare il mollusco lentamente, così da scoprire tutte le sue proprietà organolettiche.
Infine, non può mancare un buon vino d'accompagnamento, preferibilmente una bollicina metodo classico, come uno Chardonnay o un Pinot bianco.
Le ostriche sono un alimento prezioso anche dal punto di vista nutrizionale; infatti, hanno davvero poche calorie e grassi, ma allo stesso tempo sono ricche di sali minerali, tra cui potassio e calcio, vitamine e ferro.
Attenzione però se si ha problemi con il colesterolo: le ostriche sono un alimento che ne contiene in elevate quantità.
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Alberto Lupini
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