Sotto il nome di “Cipolla di Medicina” rientrano tre differenti varietà:
- Cipolla dorata: è quella più conosciuta e storica, che possiamo identificare come la vera cipolla “medicinese”. I bulbi sono di forma rotondeggiante, esternamente molto vestiti con delle tuniche dal colore giallo-paglierino per quelle precoci e giallo-abbronzato per quelle medio-tardive. Più i bulbi sono coperti e tunicati, più sono resistenti alla lunga conservazione e infatti, questa varietà ha un’eccellente conservabilità, ed è inoltre adatta a un consumo fresco oppure alla lavorazione industriale. Dal sapore delicato, ma persistente e aromatico, viene seminata a gennaio-marzo e la raccolta è ad agosto.
- Cipolla bianca: grazie al suo colore bianco brillante, alla sua forma più sferica e al sapore pungente è la cipolla italiana per eccellenza, e infatti nel corso degli anni si è vista aumentare il quantitativo di produzione e vendita. I bulbi dalla buona pezzatura e la polpa interna molto consistente rendono perfetta questa varietà per la lavorazione meccanica senza danneggiamenti; mentre, l’incredibile resistenza all’inverdimento delle tuniche le regala una grandissima conservabilità in magazzino, mantenendo intatte le sue proprietà. La semina è a febbraio-marzo.
- Cipolla rossa: forse quella meno conosciuta tra le tre, presenta comunque delle ottime caratteristiche e una coltivazione ben radicata. La forma dei bulbi è rotondeggiante, con delle tuniche esterne molto spesse di colore rosso-violaceo, e hanno una buona pezzatura e conservabilità. È particolarmente carnosa e ha un sapore più delicato rispetto alle altre due varietà.
L’eccellenza della cipolla di Medicina è strettamente legata alle caratteristiche pedoclimatiche del territorio dove viene coltivata, il quale si sviluppa su una superficie totale di circa 700/800 ettari e comprende interamente i comuni di Medicina e Castel Guelfo, e parte dei territori dei comuni di Ozzano dell’Emilia, Castel San Pietro Terme, Dozza e Imola.