Caldo e pioggia favoriscono i funghi: boom di porcini nei boschi italiani

Le condizioni climatiche anomale con il caldo intervallato dalla pioggia hanno spinto la nascita dei funghi in Italia con un'esplosione di porcini e aumenti nella raccolta fino al +20% rispetto all'anno scorso

16 settembre 2023 | 15:43

L’unica buona notizia che riguarda il cambiamento climatico in Italia è per gli amanti dei funghi. Infatti, come emerge da un monitoraggio di Coldiretti, le condizioni climatiche anomale, con il caldo intervallato dalla pioggia, hanno spinto la nascita dei funghi in Italia con un'esplosione di porcini e aumenti nella raccolta fino al +20% rispetto al 2022.

Boom di funghi in Lombardia; in evoluzione le altre regioni

In particolare, in Lombardia si stima un aumento di circa un quinto rispetto al 2022 soprattutto in alcune zone delle valli bergamasche, tra la Valle Imagna e la Valle Brembana, che però devono fare i conti con i danni delle grandinate degli ultimi giorni mentre in Veneto e Friuli-Venezia Giulia, sulle Dolomiti Bellunesi, con il ritorno del caldo, si attende la ripartenza del boom di porcini, finferli, mazze da tamburo e imbutini. In Piemonte e Liguria la crescita non è ancora partita in grande stile, anche se nei boschi bisogna fare i conti con le distruzioni causate dai cinghiali che devastano intere zone di raccolta. Situazione in evoluzione in Emilia-Romagna, sugli Appennini fra Modena e Bologna, mentre nel Centro Italia sono le zone della Lunigiana in Toscana a guidare le crescite, insieme alla fascia settentrionale dell'Umbria, positivo anche il Lazio con aumenti fino al +20%, mentre al Sud, ad eccezione di alcune aree della Sila in Calabria dove si stima un +10% rispetto al 2022, si paga il prezzo delle altre temperature estive, poche piogge e diversi incendi.

Raccolta funghi: le regole da seguire

Nelle attività di ricerca e raccolta è però necessario rispettare alcune fondamentali regole di sicurezza per evitare problemi e incidenti evitando improvvisazioni. Importante è la pianificazione dei percorsi, evitare poi punti ripidi o pericolosi, rispettare norme e vincoli specifici presenti nei diversi territori, raccogliere solo funghi di cui si sia sicuri e non fidarsi mai dei detti e dei luoghi comuni, e anche rivolgersi sempre, in caso di incertezza, per controlli, ai Comuni o alle Unioni micologiche, oltre a utilizzare per la raccolta cestini di vimini, che arieggiano i funghi e favoriscono la diffusione delle spore, mentre è meglio evitare le buste di plastica. L'attività di ricerca, infine, ha anche una funzione economica grazie al coinvolgimento di molti vacanzieri spingendo il turismo di settembre.

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Alberto Lupini


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