Il caffè al bar destinato ad aumentare A Bologna costa già 1,20 euro
12 gennaio 2017 | 18:33
di Andrea Radic
A prendere decisioni in merito e indicarle ai suoi associati sarà la Fipe nel suo congresso di febbraio. Mauro Montaguti vice presidente Fipe Emilia Romagna, racconta di aver ricevuto numerose pressioni da parte degli associati per esprimersi ufficialmente a livello associativo: «Io sono per il blocco del prezzo - ha commentato - e invito tutti a compiere questa riflessione, ma in molti hanno già aggiunto chi dieci chi venti centesimi».
La situazione si riscontra in particolare nei locali del centro storico, ma anche lontano dalle due torri la musica non cambia. Il discorso dell'aumento dell'espresso si ripresenta ciclicamente un paio di volte all'anno nei centri maggiori, mentre nelle aree meno care è meno attuale. Davvero sono le spese di gestione a costringere gli esercenti a chiedere di più?
Forse è così dato che nei piccoli centri e nelle regioni del sud si riesce ancora a consegnare un euro e ricevere, udite udite, qualche centesimo di resto. Un esempio vissuto? 60 centesimi in provincia di Reggio Calabria per un caffè a regola d'arte, incluso il bicchiere d'acqua minerale.
La qualità però non viene messa in discussione e, troppo spesso, le basilari operazioni per servire un caffè degno di costare oltre un euro, non vengono minimamente compiute come ad esempio lo scarico dell'acqua dalla macchina prima di inserire il braccio con il caffè macinato.
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Alberto Lupini