Non c’è ombra di dubbio sul fatto che questo passaggio, favorito dagli avanzamenti tecnologici, abbia portato con sé vantaggi evidenti per quanto riguarda gli aspetti della rapidità di preparazione e di praticità, ma allo stesso tempo ha anche sollevato più di un interrogativo per quanto riguarda la sostenibilità ambientale, vista la produzione non indifferente di rifiuti difficili da smaltire (i consumi di caffè in Italia sono particolarmente alti).

Non è quindi un caso che, in un momento storico come quello attuale, in cui la sensibilità ecologica dei consumatori è decisamente più alta che in passato, si assista a una trasformazione del settore, con aziende che puntano sempre di più su capsule compostabili o facilmente riciclabili, cercando quindi di conciliare la praticità con la sostenibilità.
Dal rito della caffettiera alla praticità delle capsule
Come accennato in precedenza, l’introduzione delle capsule caffè ha rappresentato una vera rivoluzione. In pochi secondi, infatti, è possibile ottenere un espresso di ottima qualità, senza bisogno di dosare il caffè o regolare la fiamma.
Per moltissimi consumatori, ciò ha significato una maggiore comodità, una riduzione dei tempi e una maggiore varietà di gusti e miscele con caffeina o senza, grazie alla vasta offerta dei produttori.
La crescente attenzione alla sostenibilità
Molti consumatori, preferendo la praticità delle capsule, hanno iniziato a farsi domande sulla loro sostenibilità. Questo ha convinto diversi produttori a cercare soluzioni alternative, in grado di ridurre l’impatto ambientale dei propri prodotti, senza rinunciare alla qualità e alla facilità d’uso.
Di fatto, le aziende più attente hanno colto questa evoluzione della domanda per proporre nuove linee di capsule compatibili con i moderni sistemi di smaltimento.
Capsule compostabili e riciclabili: a che punto siamo
Oggi sul mercato delle capsule si trovano si possono distinguere due soluzioni: capsule compostabili e capsule riciclabili.
Le capsule in materiali compostabili, pensate per essere smaltite insieme ai rifiuti organici, sono con biopolimeri derivati da fonti rinnovabili o con materiali naturali come l’amido di mais, queste capsule si decompongono in tempi relativamente brevi in appositi impianti di compostaggio industriale.
Altre soluzioni puntano invece sul riciclo, con capsule realizzate interamente in alluminio o plastica monomateriale, più semplici da separare e conferire nella raccolta differenziata.