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Spenderesti 50 euro per un caffè? Ad Aosta c’è un buon motivo per farlo

Al Caffè Nazionale di Aosta, Paolo Griffa ha proposto una degustazione unica: un Gesha panamense da record estratto da Daniele Ricci, per mostrare quanto dietro una tazzina si nasconda un mondo estremamente tecnico e complesso. Un’occasione rara per vedere da vicino le frontiere dello specialty coffee e capire che il caffè, lontano dalla routine, non è mai qualcosa di semplice

29 novembre 2025 | 12:46
Una tazzina da 50 euro che mostra quanto il caffè sia tutto fuorché banale
Una tazzina da 50 euro che mostra quanto il caffè sia tutto fuorché banale

Spenderesti 50 euro per un caffè? Ad Aosta c’è un buon motivo per farlo

Al Caffè Nazionale di Aosta, Paolo Griffa ha proposto una degustazione unica: un Gesha panamense da record estratto da Daniele Ricci, per mostrare quanto dietro una tazzina si nasconda un mondo estremamente tecnico e complesso. Un’occasione rara per vedere da vicino le frontiere dello specialty coffee e capire che il caffè, lontano dalla routine, non è mai qualcosa di semplice

29 novembre 2025 | 12:46
 

Cinquanta euro per un espresso. Non si tratta di una provocazione, né di un’ostentazione superficiale ed evitabile del lusso che pochi possono permettersi. Sabato 29 novembre, al Caffè Nazionale di piazza Chanoux ad Aosta, Paolo Griffa ha ospitato una degustazione che ha attirato appassionati, curiosi e addetti ai lavori: una tazzina da 50 euro proposta come stimolo e come occasione per misurare da vicino le derive più avanzate della filiera dello specialty coffee.

Il protagonista assoluto: un Gesha da primato

Al centro dell’evento è stato servito un Gesha lavato dell’Hacienda La Esmeralda di Boquete, Panama, proprietà della famiglia Peterson. Un nome che, da solo, basta a spostare il discorso dalla semplice degustazione all’antropologia del gusto. La loro azienda agricola è considerata da decenni una delle culle mondiali del Gesha, una delle varietà di caffè più pregiate in assoluto, ma il 2025 ha segnato un punto di svolta: alla Panama Cup ha ottenuto i punteggi più alti nella storia del concorso e, al Best of Panama 2025, ha realizzato un risultato senza precedenti, conquistando il primo posto in tutte e tre le categorie in gara. Il Gesha lavato ha raggiunto i 98 punti, mentre il naturale si è fermato a 97: entrambi valori mai registrati prima nella storia della competizione.

Spenderesti 50 euro per un caffè? Ad Aosta c’è un buon motivo per farlo

La pianta del Gesha, una delle varietà di caffè più pregiate in assoluto

Il mercato ha risposto con la stessa intensità: un lotto di appena 20 chilogrammi dello stesso caffè è stato battuto all’asta a 30.204 dollari al chilogrammo - oltre 28.500 euro - stabilendo un nuovo record mondiale per il caffè verde venduto all’asta. L’intera asta del Best of Panama 2025 ha generato 2,86 milioni di dollari, con 30 lotti su 50 venduti sopra i 1.000 dollari al chilogrammo. Difference Coffee, la realtà londinese guidata da Amir Gehl, ha acquisito una piccola parte del raccolto proveniente dalla stessa area di produzione e l’ha presentata ad Aosta per questa occasione unica.

Un evento che ha interrogato il valore del caffè

L’estrazione del Gesha è stata curata da Daniele Ricci, campione italiano nella categoria Baristi nel 2020, nel 2023 e nel 2025, e vicecampione del mondo nella stessa categoria ad Atene nel 2023; una figura nota per aver riportato rigore tecnico e consapevolezza nel dibattito italiano sul caffè. Nel corso dell’evento, il pubblico ha potuto toccare con mano il lavoro che precede ogni tazzina di questo livello: l’agronomia complessa delle alte quote, la selezione estrema dei lotti, la tostatura calibrata al millimetro, il ruolo interpretativo di chi estrae.

Spenderesti 50 euro per un caffè? Ad Aosta c’è un buon motivo per farlo

Daniele Ricci, campione italiano nella categoria Baristi

E chi ha partecipato ha anche potuto degustare qualcosa di unico: una tazza elegantissima che, dopo un’apertura dalla freschezza lievemente acidula, regala dolcezza e complessità, con un finale di gelsomino e bergamotto e un aftertaste di frutti tropicali, pesca e miele. Un autentico capolavoro. Il prezzo - 50 euro, appunto - ha avuto la funzione di stimolare una riflessione più ampia. In un momento storico segnato dall’aumento dei costi di filiera, dalla logistica alla manodopera, questo tipo di degustazione ha mostrato come il valore del caffè stia cambiando e come un prodotto popolare, nel suo vertice qualitativo, possa assumere lo statuto di un grande vino da meditazione.

Un segnale della trasformazione culturale in atto

L’iniziativa di Griffa e Ricci si inserisce in un mutamento già visibile: la tradizione italiana del sorso veloce convive sempre più con un approccio analitico, informato, focalizzato sulla provenienza e sulla tracciabilità. La degustazione di Aosta non ha celebrato il lusso fine a sé stesso, ma ha offerto una finestra su un mercato globale che, tra record d’asta e progressi agronomici, sta ridisegnando il modo in cui si racconta - e si valuta - il caffè contemporaneo. Un piccolo evento, certo, ma capace di illustrare con nitidezza il movimento più ampio che lo circonda.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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