È da Roma che il 23 settembre (fino al 26) prenderà il via la seconda parte del tour gastronomico "Aria di San Daniele", organizzato dal Consorzio di tutela del Prosciutto Dop, da sette anni articolato in vari eventi, sia nel comune friulano produttore che in varie località italiane ed estere. La prima parte dell'iniziativa si era svolta prima dell'estate con tappe in ristoranti, enoteche e osterie di Milano, Torino, Genova e del lago di Garda. L'obiettivo è quello di far conoscere a consumatori ed esperti dell'Horeca le caratteristiche gustative e nutrizionali di questa eccellenza del settore dei salumi e la sua versatilità in cucina.
San Daniele Dop: “Aria di San Daniele” arriva a Roma
Il programma di "Aria di San Daniele" a Roma
Gli amatori, secondo il format consolidato, avranno la possibilità di gustarlo cogliendone le sfumature di gusto sia nel taglio a mano che con l'affettatrice e confrontando le diverse stagionature. Questa edizione è stata arricchita da una novità: l'interazione tra il prodotto e il locale che ospita la tappa. Oltre alla degustazione sarà infatti possibile partecipare ad appuntamenti e cene a tema, gustare piatti a base del prodotto e provare abbinamenti con drink e vini ideati per esaltare al meglio le caratteristiche del prosciutto. Soprattutto gli incontri saranno un'occasione per conoscerne la storia e il processo produttivo in momenti di approfondimento.
Il gusto unico del San Daniele Dop conquista Roma
Dal 2017 il Consorzio nelle varie edizioni di Aria di San Daniele ha realizzato 250 eventi in locali selezionati, raggiungendo più di 40mila consumatori e anche nel programma romano si prevede il sold-out. Si comincia lunedì 23 settembre alle 18:30 da Städlin in via Antonio Pacinotti 83, mentre martedì 24 il tour farà tappa, alle 19:00, da Etienne in via Scirè 16/18. Mercoledì 25, alle ore 18:00, sarà il turno di Vynique in via Frattina 94 e, infine, l'ultima tappa si svolgerà giovedì 26, sempre alle 18:00, da Mama Shelter Rooftop in via Luigi Rizzo 20. In seguito le successive tappe saranno Napoli e Bari.
San Daniele Dop, cosa sapere sul prosciutto e sul consorzio di tutela
Questo prosciutto, che ha la caratteristica di poter essere prodotto solo entro i confini comunali di San Daniele, si distingue per la forma "a chitarra" con lo zampino e per la lavorazione rigorosamente tradizionale che prevede solo cosce di suino scelte e sale marino, senza alcun tipo di conservante. La stagionatura, che non può essere inferiore ai 12 mesi, ne intensifica gli aromi. E se questa eccellenza che si fa fin dall'epoca pre-romana ha un segreto, è il magico equilibrio tra prodotto, microclima e il territorio della della valle del Tagliamento, tra le Prealpi Carniche e il Mar Adriatico. Qui i venti freddi e la brezza marina si incontrano e il fiume che lambisce la collina agisce da termoregolatore naturale. Tutta la comunità di San Daniele è coinvolta nel settore a vari livelli e l'esperienza di tante generazioni di artigiani è ancora oggi preziosa nella ricerca della massima qualità.
Prosciutto di San Daniele Dop: un'eccellenza italiana a Roma
Dagli anni '60 il Consorzio ne tutela l'identità innovando e adeguando le regole su temi come tracciabilità, sostenibilità ambientale e tutela degli animali. Dal 1970 è prodotto a Denominazione di origine e dal 1996 è tra le Dop riconosciute dall'Ue. Viene sempre più apprezzato anche all'estero (+19% di export nel 2023), con 31 aziende attive. 2.590.000 le cosce impiegate, garantite da 3.510 allevamenti certificati situati in dieci regioni del Centro-nord Italia. Cresce inoltre tra i consumatori l'acquisto di preaffettato in vaschette (21,3 milioni di confezioni certificate). ll fatturato derivante dalle attività di produzione e distribuzione è stato - sempre lo scorso anno - di 360 milioni di euro.