Una lunghissima storia quella del miele delle Marche, seconda regione in Italia con il maggior numero di rapporto tra arnie e superficie regionale e con un patrimonio apistico importantissimo. Un prodotto che porta con sé tutta l’esperienza degli apicoltori che da sempre allevano le api su un territorio ricchissimo di biodiversità.
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Il miele delle Marche porta con sé tutta l'esperienza degli apicoltori
Dentro il miele c’è tutta la qualità delle Marche e della sua intatta bellezza, quella di paesaggi unici, integri e armoniosi e di un territorio animato da vitalità sociale e salubrità ambientale. Un’eccellenza regionale tanto da vantare il marchio QM - Qualità garantita dalle Marche che certifica la qualità, la tracciabilità e la trasparenza dei prodotti agroalimentari.
Il miele delle Marche: un tesoro di biodiversità
Una produzione, quella del miele delle Marche, che partecipa al primato conquistato dalla regione come distretto biologico più grande d’Europa, portando sulle tavole cibi sani, genuini e rispettosi della natura. Millefiori, di Acacia, di Girasole, di Castagno, di Sulla, di Melata, di Coriandolo: sono i mieli prodotti dagli apicoltori, veri custodi del futuro, dediti ogni giorno a garantire il perfetto equilibrio tra l’uomo e la natura, proteggendo le api che, con il loro imprescindibile contributo all’impollinazione, garantiscono la biodiversità.
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Il miele delle Marche: un tesoro di biodiversità
Ricco di proprietà benefiche per la salute, tra cui quella antibatterica e antibiotica, il miele contiene microelementi preziosi con un elevato valore biologico e nutritivo. È, inoltre, un ingrediente delizioso, ideale negli abbinamenti tanto da essere sempre più apprezzato dai grandi chef da renderlo protagonista assoluto in cucina. Il miele Millefiori è tra i mieli più caratteristici prodotti dalle api marchigiane e più rappresentativo del territorio.
Dal colore che varia in base allo stato cristallizzato o liquido, sapore dolce con un bouquet floreale e dal gusto raffinato, è uno dei prodotti più diffusi e amati dagli appassionati di miele. Le sue note floreali si accordano perfettamente a numerose ricette, sia dolci che salate. Il miele di girasole, dal giallo oro nei mieli cristallizzati a più ambrato per quelli liquidi, presenta un odore erbaceo poco persistente con un leggero aroma di polline. Si accosta bene a piatti semplici ma anche ai più complessi, per esempio ricette a base di verdure, uova, pesce o formaggi.
Uniti per le api: I consorzi apistici marchigiani promuovono e tutelano la biodiversità
I quattro Consorzi apistici marchigiani si sono uniti per tutelare, far conoscere e promuovere i prodotti dei propri soci. Sono quelli delle province di Pesaro e Urbino, di Ancona, di Macerata, di Fermo e di Ascoli Piceno. Oggi le Marche contano 71.497 alveari e 3.386 apicoltori e registrano una produzione media intorno alle 2 mila tonnellate l’anno (Osservatorio Miele), in condizioni normali, sempre più difficili per il cambiamento climatico.
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I presidenti dei quattro consorzi, da sinistra: Alvaro Caramanti, Sergio Cocciarini, Frederic Oliva e Giovanni Zucconi
Sono 69 le aziende regionali che conducono l’apicoltura con metodo biologico, per un totale di 7.543 alveari: circa il 10% del totale, con una produzione di circa 150 tonnellate. Infine, sono circa 1.800 gli alveari certificati con il marchio QM, che equivale a un quantitativo che varia dai 300 ai 400 quintali di miele.
Tutelare le api va a beneficio dell’ambiente e a favore della comunita` intera. Lo stabilisce la Costituzione, di cui le api sono entrate di diritto, con la modifica dell’articolo 9, introducendo tra i principi fondamentali la tutela dell’ambiente, della biodiversita` e degli ecosistemi.
info: marchedimiele.it