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giornata mondiale

L'olivo, l'albero (e patrimonio) che unisce culture e continenti

Il 26 novembre in tutto il mondo si celebra l'olivo, simbolo di pace, salute e unione tra popoli. Un albero che, con la sua resilienza, dona olio extravergine di qualità

di Ginevra Midali
 
25 novembre 2024 | 12:32

L'olivo, l'albero (e patrimonio) che unisce culture e continenti

Il 26 novembre in tutto il mondo si celebra l'olivo, simbolo di pace, salute e unione tra popoli. Un albero che, con la sua resilienza, dona olio extravergine di qualità

di Ginevra Midali
25 novembre 2024 | 12:32
 

Era il 2019 quando la Tunisia e il Libano avanzarono la proposta (poi accettata) alla "40ª Conferenza generale dell'Unesco" di riconoscere l'importanza della pianta dell'olivo a livello mondiale con una giornata specifica (26 novembre). Da sempre l'olivo è ambasciatore e simbolo di tante cose belle come la pace, la prosperità, la salute, la convivenza tra popoli ma è in questi ultimi anni che si può riconoscere vero protagonista. Protagonista indiscusso, silenzioso pittore e scultore dei nostri paesaggi, delicato architetto di dolci colline e ripidi terrazzamenti, ogni varietà con la propria tavolozza di colori dalle infinite sfumature di verde e argento.

L'olivo, l'albero (e patrimonio) che unisce culture e continenti

L'olivo: un simbolo di pace e unità tra i popoli

Con la loro presenza imperturbabile dal tempo, modellano il nostro paesaggio, rendendo, ciò che i confini delimitano, un acquerello impreciso che con la sua pennellata di oliveti unisce tutta l'Europa meridionale, passando anche per le calde isole, cingendo le coste dell'Africa per cingere l'anello di congiunzione tra Europa e Asia, la Turchia, per poi espandersi fino al Medio Oriente. Una pianta che unica che con la sua presenza unisce più di tre continenti. Ognuna con le proprie caratteristiche e unicità, le varietà dell'olivo si sono sviluppate sempre di più per imparare a resistere agli inversi più rigidi in Trentino e in Veneto o alle caldissime estati torride greche o tunisine.

Olio extravergine: un dono della natura, rispettiamolo

Una pianta dall'adattamento caparbio e costante, che ogni anno, nonostante le mille insidie, regala fiori che diventano frutti e ci regalano un prodotto unico, l'olio extravergine di oliva. Un prodotto che accomuna popoli, cucine, sapori e profumi diversi. Ogni varietà lo caratterizza al meglio: alcune donano i sentori erbacei, alcune i sentori di foglia di pomodoro mentre altre ancora stupiscono con note balsamiche, che arrivano a ricordare i frutti di bosco. Un prodotto che avvolge in un'esperienza che comprende tutti i nostri sensi, dalla vista che si riempie di color oro e ogni sfumatura di verde più brillante, fino al naso, stregato da note tutte da scovare ad ogni olfazione, per arrivare poi al gusto, proprio come il vino, molteplici sensazioni che evolvono in bocca, la persistenza, la viscosità.

L'olivo, l'albero (e patrimonio) che unisce culture e continenti

L'olivo, un patrimonio dell'umanità

Celebriamo quindi un simbolo imponente ogni giorno, l'olivo, ricordando che l'unico modo di farlo è quello di dargli valore e dignità ogni giorno. E come fare? Comprando oli extravergine artigianali realizzati da persone che curano i loro oliveti come figli, che non darebbero mai trattamenti nocivi ne userebbero mai pratiche di raccolta dannose per le piante. Un olio extravergine genuino viene prodotto mantenendo in vita con tanto amore e tanta fatica quello che nonni e bisnonni ci hanno tramandato generosamente. Oggi, come ogni giorno, divertiamoci ad abbinare ai nostri piatti diversi oli extravergini, creati in modo serio, rispettando la Natura e la biodiversità. Celebriamo la pianta dell'olivo rendendola protagonista nel nostro piatto grazie al suo più fine prodotto, a casa come al ristorante. Pretendiamo sempre oli di qualità per creare un circolo virtuoso e dare dignità ogni giorno all'olivo, che da oltre 3000 anni ci continua a donare uno dei frutti più importanti della nostra cultura, senza chiedere nulla in cambio, sono rispetto.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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