Pochi giorni fa, il 6 e 7 febbraio 2023, la piccola e meravigliosa Todi (Pg) ha ospitato l’evento “Anteprima dell’olio extravergine della Dop Umbria”, una due-giorni dedicata a degustazioni, talk, educational tour ed esperienze dove giornalisti e esperti del settore di tutta Italia hanno potuto conoscere l’Oro verde umbro.
La nuova annata dell'olio umbro. Foto di Ginevra Midali e ADD Comunicazione
In degustazione la nuova annata
Le attività sono iniziate in una delle location più suggestive della ridente città umbra. Nella Sala Affrescata del Museo Pinacoteca, un sontuoso tavolo ha accolto oltre 50 giornalisti che hanno potuto assaggiare i migliori rappresentanti di olio extravergine Dop Umbria della nuova annata. A dare il caloroso benvenuto agli ospiti da tutto lo Stivale, la capo panel Angela Canale, del Premio Regionale “Oro Verde dell’Umbria”, oltre a Paolo Morbidoni, presidente della Strada dell’Olio dell’olio Evo Dop Umbria e Federico Sisti, segretario generale della Camera di Commercio dell'Umbria.
Alla scoperta delle sottozone della Dop
La grande sessione di assaggio di Olio Evo Dop Umbria ha fatto scoprire agli ospiti le peculiarità e le caratteristiche intrinseche delle sottozone della certificazione Dop create a seguire delle differenze pedoclimatiche e alla pluralità di cultivar presenti una sola regione.
Il primo campione ha raccontato la sottozona “Colli Martani”, un territorio dove, tra le cultivar tipiche umbre, emerge la cultivar San Felice, la cui origine si tramanda essere nata grazie alla coltivazione della pianta di questa varietà grazie ai monaci all’interno dell’Abbazia di San Felice. Un naso molto fresco fa strada a un palato in cui la sensazione amaricante della melanzana rimane persistente anche dopo diversi secondi.
A rappresentare la seconda sottozona, quella dei “Colli del Trasimeno” troviamo invece un blend delle principali varietà umbre, oltre all’identitaria Dolce Agogia. Al naso l’olio si è espresso in modo più tenue con ricordi di frutta secca, con una sensazione al palato di leggera piccantezza. I “Colli Assisi Spoleto” vengono raccontati in modo impeccabile soprattutto dalla varietà Moraiolo, che con il suo carattere deciso intriga il naso con sentori verdi e molto vegetali, preannunciando quello che verrà avvertito al gusto: un’esplosione ricordi intensi di mandorla amara e note di pepe che lasciano un piacevolissimo ricordo.
La varietà Leccino invece racconta al meglio le particolarità della sottozona “Colli Orvietani” e con la sua corposità, testimonia il classico naso intrigante di erba tagliata e profumi delle famiglie erbacee, presentandosi in bocca con una leggera e pulita nota amara, senza andare a sopraffare il palato. L’ultima sottozona della Dop Umbria è quella dei “Colli Amerini” dove la cultivar più rappresentativa è la Rajo, una varietà autoctona e molto sensibile alle sollecitazioni climatiche. L’olio di questa zona si staglia in modo sinuoso con netti ricordi freschi per poi mostrare la su potenza al gusto, dove sensazioni piccanti stuzzicano piacevolmente le papille e la gola.
L'assaggio. Foto di Ginevra Midali e ADD Comunicazione
Assaggi e pranzo nel più antico Istituto agrario d’Italia
A seguito della mattina di degustazioni e di scoperte delle unicità delle sottozone della Dop Umbria, gli assaggi sono continuati presso il “Ciuffelli-Einaudi” di Todi, il più antico Istituto Agrario d’Italia fondato nel 1863. Lì, i giornalisti e gli esperti del settore hanno potuto assaggiare i prodotti di circa una decina di aziende produttrici di olio extravergine, ognuna rappresentante delle sottozone conosciute poco prima, dove i produttori hanno potuto raccontare in prima persona le sfide e i traguardi di questa nuova campagna olivicola.
Al termine degli assaggi e degli incontri sono i produttori, è stato creato un vero momento rappresentativo del territorio e della scuola grazie al pranzo preparato esclusivamente con prodotti realizzati nell’istituto dai suoi ragazzi e ragazze, permettendo così alla delegazione di giornalisti piatti a base di legumi, formaggi freschi, dolci e molte altre prelibatezze vera espressione delle competenze acquisite a scuola.
Alla scoperta di Todi
E dopo momenti costruttivi di confronto e di crescita prettamente sull’olio extravergine, ai giornalisti sono stati regalati momenti di emozioni, di scoperta e di condivisione attraverso il tour della città di Todi. Dopo la tappa obbligatoria alla Cattedrale della Santissima Annunziata, i partecipanti all’educational tour hanno scoperto delle bellezze inaspettate della città come il gioiello della Casa Dipinta di O’Doherty, il capolavoro di un artista irlandese che nel 1977 iniziò a dipingere tutte le pareti della propria casa, andando a creare un’opera d’arte immersiva, intima, emozionante e suggestiva come poche.
Condotti da guide esperte della zona, il tour è continuato presso le cisterne romane della città, su cui tutt’ora poggia l’intero borgo umbro. Un’esperienza sorprendente grazie al magistrale recupero e del sito archeologico della seconda metà del I secolo a.C. e grazie alle istallazioni dell’Artista Fabrizio Plessi che donano un connubio sorprendente al luogo.
Olio elemento di traino per tutta l’Umbria
Nel tardo pomeriggio invece, ha avuto luogo la conferenza stampa di presentazione della nuova annata dell’olio extravergine di oliva Dop Umbria, alla quale hanno partecipato il sindaco di Todi, Antonino Ruggiano, Paolo Morbidoni, presidente della Strada dell’Olio dell’olio Evo; Dop Umbria, Michela Sciurpa; Amministratore Unico di Sviluppumbria; Marcello Serafini, Amministratore Unico 3A-PTA Parco Tecnologico Agroalimentare dell'Umbria; Federico Sisti, segretario generale della Camera di Commercio dell'Umbria; Angela Canale e Giulio Scatolini, Capi Panel “Premio Oro Verde dell'Umbria”. Dall’incontro è emerso come, nonostante le preoccupazioni iniziali, anche quest’anno l’annata olearia 2022 e la certificazione Dop Umbria hanno prodotto risultati sorprendenti.
A raccontare le caratteristiche di questa campagna olearia, Federico Mariotti, Key Manager Certificazione 3A-PTA Parco Tecnologico Agroalimentare dell'Umbria, società che dal 1998 è autorizzata dal Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, al controllo e certificazione dell’Olio Evo Dop Umbria.
A concludere la conferenza l’intervento dell’Assessore alle politiche agricole e agroalimentari e alla tutela e valorizzazione ambientale della Regione Umbria, Roberto Morroni che ha detto «L’olio caratterizza l’identità culturale e paesaggistica di questo nostro territorio umbro». L’olio diventa quindi un elemento culturale di traino per il territorio umbro, un elemento comune della storia, delle vocazioni e delle peculiarità dei paesaggi e delle persone che per anni li popolano. Mostrare l’Umbria come terra ricca non solo di meraviglie artistiche, ma di rendere noti anche i suoi percorsi di turismo esperienziale dove l’olio extravergine diventa il vero interesse del turista responsabile.
Tra cene oleocentriche ed esperienze immersive
La prima giornata di “Anteprima Olio Dop Umbria” si è conclusa a Collazzone, presso il Frantoio I Potti de Fratini - luogo simbolo di come la produzione di olio extravergine, possa essere affiancata dall’accoglienza e dalla proposta di esperienze immersive di oleoturismo - con una Cena Oleocentrica ad otto mani con gli chef “evo ambassador” Filippo Artioli (La Trattoria di Oscar), Giancarlo Polito (Tipico Osteria dei Sensi & Locanda del Capitano), Giulio Gigli (Une Ristorante) e Marco Gubbiotti i (Cucinaa Progetto Gastronomico).
L'ulivo secolare. Foto di Ginevra Midali e ADD Comunicazione
Nel cuore dell’Umbria
La seconda e ultima giornata del tour si è svolta invece alla scoperta del vero cuore dell’Umbria, dei paesaggi più tipici, dei suoi territori più autentici, delle sue persone più vere e genuine e dei sapori più tradizionali, attraverso due percorsi creati ad hoc alla scoperta dei territori della Dop, dove i giornalisti sono rimasti ammaliati da bellezze come l’Abbazia di San Felice o la silenziosa presenza affascinate dell’olivo millenario di Giano dell’Umbria.
Il saluto, o meglio l’arrivederci, si è svolto in modo squisito presso il Frantoio Suatoni di Amelia, dove è stato presentato “Amerino Tipico”, un progetto di sviluppo territoriale e di valorizzazione del cibo, a partire dall’olio, come elemento chiave per l’innovazione territoriale e nuova opportunità di racconto del paesaggio Amerino.