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Olio, a settembre i prezzi salgono ancora

Il report di Certified Origins conferma il trend dell'ultimo periodo riguardo ai costi, in Italia a settembre superata quota 9€/kg. Causa siccità la Spagna perde quasi metà del raccolto, in difficoltà anche la Grecia

 
06 ottobre 2023 | 12:03

Olio, a settembre i prezzi salgono ancora

Il report di Certified Origins conferma il trend dell'ultimo periodo riguardo ai costi, in Italia a settembre superata quota 9€/kg. Causa siccità la Spagna perde quasi metà del raccolto, in difficoltà anche la Grecia

06 ottobre 2023 | 12:03
 

L'olio d'oliva sta diventando sempre più prezioso sul mercato europeo, con prezzi che hanno superato la soglia dei 9 euro al chilogrammo in Italia a settembre. Questo incremento dei costi è il risultato di una serie di fattori, tra cui cambiamenti climatici, diminuzione dei raccolti, e modifiche nelle abitudini alimentari dei consumatori. Tali fattori stanno creando un clima di incertezza in questo settore, noto come "l'oro verde," che sta rallentando l'andamento dei mercati europei. La Spagna, uno dei principali produttori di olio d'oliva al mondo, è particolarmente colpita dalla difficoltà nella produzione.

L'aumento dei prezzi ha portato a una contrazione dei consumi dell'olio d'oliva, con alcune aree che hanno registrato riduzioni fino al 40%. La carenza di olio proveniente dalla Spagna, combinata con la stabilità dei consumi globali per gran parte del 2023, ha drasticamente ridotto le scorte disponibili nei mercati europei e internazionali. Questo ha innalzato notevolmente i prezzi e ha creato una situazione di tensione, soprattutto in previsione della campagna di raccolta del 2023/2024.

Proseguequindi  l’aumento dei prezzi a livello globale, non attenuato dalle recenti piogge sulla penisola iberica, le cui piantagioni sono responsabili per quasi la metà della produzione mondiale e hanno sofferto di un lungo periodo di siccità, con ondate di caldo durante il 2022 e 2023, che hanno dimezzato il numero di olive disponibili per la raccolta. Le piogge recenti offrono un po’ di sollievo agli oliveti, ma le prospettive per la prossima campagna in Spagna rimangono generalmente pessimistiche.

Olio, a settembre i prezzi salgono ancora

L'aumento dei prezzi ha portato a una contrazione dei consumi dell'olio che arriva fino al 40%

La carenza di olio proveniente dai produttori spagnoli e i consumi globali mediamente stabili durante gran parte del 2023 hanno ridotto drasticamente le scorte disponibili per i mercati europei ed esteri, con un aumento sensibile dei prezzi e tensione sul mercato per la campagna in arrivo a cavallo del 2023/2024. A ritrarre questa situazione è l'ultimo report sul mercato dell’olio d’oliva di Certified Origins, leader internazionale nella produzione di olio d’oliva, che offre anche una panoramica dettagliata e un confronto approfondito su tre dei principali mercati europei: Italia, Spagna e Grecia.«In questo momento storico, contrassegnato da una pronunciata incertezza climatica e da eventi straordinari di grande impatto, il mondo dell’olio d’oliva non fa eccezione nell'affrontare sfide rilevanti e complesse. L’aumento dei prezzi e una flessione dei consumi nei segmenti di mercato abituati al basso costo - osserva Giovanni Quaratesi - Head of corporate global affairs di Certified Origins - abbinato a una domanda sempre più solida da parte di una clientela nazionale ed estera informata e attenta alle proprietà dell’olio d’oliva, potrebbe favorire l’emergere di opportunità per olii alternativi come quelli vegetali o a base di semi ma allo stesso tempo, favorire i produttori Extra Vergine di alta qualità». Tuttavia non tutti i mali vengono per nuocere: la stagione straordinariamente secca infatti ha reso il raccolto meno abbondante da un lato, ma dall'altro ha evitato il proliferare di insetti e parassiti, aumentando così la qualità della materia prima.

In Italia l'olio costa in media più di 9 euro e si prevde un calo di produzione (sotto le 300mila tonnellate)

I dati dell’ISMEA (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare) rivelano un aumento dei prezzi dell'Olio Extra Vergine di Oliva, passando da un già complicato 8,03 €/kg a luglio a un ancor più alto 9,11 €/kg a settembre. Questo aumento si riflette su tutto il settore, con una pressione crescente sia per i produttori che per i consumatori, e particolarmente per coloro che sono alla ricerca di un olio d'oliva tracciabile, di alta qualità e senza pesticidi. Non tutte le catene di distribuzione hanno aggiornato i prezzi a scaffale in linea alle dinamiche del mercato. Dove questo aggiornamento è stato effettuato, si nota una contrazione dei consumi di circa il 15-20%. In altri paesi, come la Spagna o la Grecia, questa contrazione è stata pari rispettivamente del 20-25% e del 40%.

Olio, a settembre i prezzi salgono ancora

La Puglia rimane la regione italiana con la stragrande maggioranza della produzione di olive (70%). Nonostante il calo, si prevede un raccolto di qualità

Secondo quanto rilevato dall’Osservatorio di Certified Origins, nella prossima stagione di raccolta i frantoi affronteranno qualche difficoltà nel reperimento di manodopera qualificata. Nonostante ciò, le condizioni meteorologiche più favorevoli, caratterizzate da piogge e alte temperature, hanno limitato efficacemente gli attacchi degli insetti infestanti, lasciando presagire una stagione olivicola sana e la produzione di oli di alta qualità. La Puglia si conferma come la regione con il maggiore volume di produzione (70%), seguita da Sicilia e Calabria (15%), Toscana, Liguria e la regione del Garda. Le stime attuali nazionali prevedono un volume sotto le 300 mila tonnellate. In particolare, in Puglia, l’utilizzo esteso di terreni irrigati ha permesso di bilanciare efficacemente gli effetti delle elevate temperature estive.

In Spagna rincara il prezzo dell'olio che tocca gli 8,4 euro

Nonostante le tanto attese piogge di settembre, la Spagna continua a lottare contro le severe conseguenze di una delle siccità più prolungate della sua storia. I prezzi dell'olio d'oliva continuano a salire, registrando un aumento del 11% in soli due mesi, toccando i 8,42 €/kg a settembre. I produttori e i commercianti spagnoli attendono con ansia dati aggiornati sul nuovo raccolto e sulle scorte prima di immettere sul mercato le loro riserve finali. Gli imbottigliatori e i consumatori finali sperano che il calo dei consumi in Europa, anche parziale, porti a una stabilizzazione dei mercati ed eventuali cali dei prezzi.

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In Grecia la produzione di olio potrebbe calare anche del 50%

Quest’estate la Grecia ha affrontato eventi naturali estremi, con incendi e inondazioni che hanno causato danni parziali anche alle piantagioni di olivi, particolarmente nella regione di Makri, nota per la varietà di olive Makri e per essere una Denominazione di Origine Protetta (DOP). Le aspettative per il raccolto dell'anno prossimo sono significativamente ridotte, con una previsione di circa il 50% in meno rispetto al raccolto record dell'anno scorso.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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