Agricoltura, agricoltori, filiera, sostenibilità sono state la parole chiave che hanno animato lo stand di Molini Pivetti alla recente edizione di Cibus a Parma. Sono stati il fulcro della comunicazione attraverso la quale l’azienda porta avanti i progetti di filiera come quello di “Campi Protetti Pivetti”. Il molino di Renazzo (Fe), fondato nel 1875, nel corso degli anni è diventato un punto di riferimento assoluto per i professionisti più esigenti del settore alimentare, nonché il primo marchio certificato dall’ente internazionale (Csqa) a garanzia di una filiera controllata e della totale salubrità dei grani utilizzati per la produzione delle farine Pivetti, dal campo fino alla macinazione in molino.
Alcune farine da agricoltura sostenibile di Molini Pivetti
Formazione anche in digitale
L’azienda emiliana ha sempre continuato a investire in innovazione, un percorso virtuoso che ha fatto leva sulla tecnologia digitale, a maggior ragione in tempo di Covid. Sono quindi nati in successione Pivetti Lab, con i corsi online per i professionisti dell’universo Horeca, penalizzato negli ultimi mesi, e la eco-piattaforma dedicata alla sostenibilità, che ha ospitato una serie di webinar ed eventi digitali. Il Molino è approdato anche sul social network Clubhouse con una serie di “Sustanibility talk”.
Gabriele Maggiali, direttore commerciale di Molini Pivetti
Grano sostenibile: migliaia di tonnellate
Condividere un impegno educativo e culturale per la produzione sostenibile e tracciabile in una filiera organizzata e garantita oggi per Pivetti è una realtà. Uno scenario che si sviluppa grazie a 18 aziende agricole coinvolte gestite direttamente in un’ottica sostenibile e un disciplinare condiviso e sottoscritto da oltre 100 aziende. Tanto per rendere l’idea di questo processo, nel 2019 sono state circa 4.300 la tonnellate di grano sostenibile raccolto e oltre 1500 quelle di grano sostenibile bio.
La cultura della sostenibilità firmata Molini Pivetti
Per informazioni: www.molinipivetti.it