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Icam, cresce il fatturato: 15 milioni di euro in più nel 2020

Il 2020 ha visto crescere del 4% la quantità di fave di cacao acquistate (24mila tonnellate), il cui 65% è composto da cacao bio e FairTrade. Boom di acquisti di cioccolato in molti paesi d'Europa con i lockdown.

 
12 febbraio 2021 | 15:53

Icam, cresce il fatturato: 15 milioni di euro in più nel 2020

Il 2020 ha visto crescere del 4% la quantità di fave di cacao acquistate (24mila tonnellate), il cui 65% è composto da cacao bio e FairTrade. Boom di acquisti di cioccolato in molti paesi d'Europa con i lockdown.

12 febbraio 2021 | 15:53
 

Icam Cioccolato, azienda leader nella produzione e commercializzazione di cioccolato e semilavorati del cacao, si lascia alle spalle un 2020 con performance fuori dall’ordinario che sono lo specchio del contesto pandemico che lo ha caratterizzato e il riconoscimento di un modello di business all’avanguardia.  Performance che, con un fatturato di 177 milioni di Euro (+15 Mio sul 2019), ricompensano il particolare impegno profuso dall’azienda nella gestione di un anno vissuto tra chiusure, incertezze e distanziamento sociale.

Una crescita quella di Icam che conferma anche per il 2020 il trend positivo caratterizzato da 5 anni consecutivi di successi (+42Mio di Euro dal 2015), costruiti sulle scelte strategiche che da 75 anni caratterizzano l’azienda lecchese, non ultime la multi-canalità, il bio e l’approccio etico.

Grande attenzione al bio
L’anno appena conclusosi ha visto infatti crescere del 4% la quantità di fave di cacao acquistate (24mila tonnellate), il cui 65% è composto da cacao bio e FairTrade, per una produzione che coinvolge 3 aree di business principali: l’Industria (+7% rispetto al 2019, pari al 45% del mix di fatturato), i brand proprietari (Vanini, ICAM Professionale e Agostoni) che, a causa delle difficoltà che la pandemia Covid-19 ha creato al settore, hanno registrato una decrescita (riducendo dal 15% al 12% la quota nel mix di fatturato) e una crescita straordinaria segnata dall’area del Private Label che ha registrato un +19% sul fatturato, aumentando conseguentemente da 39% a 43% la quota nel mix di fatturato.

Un dato che a ben vedere non stupisce affatto, se si pensa all’enorme impatto che la Gdo ha avuto sulla vita delle persone in Italia e all’estero durante i mesi di lockdown più rigido e all’effetto consolatore per mente e corpo che il cioccolato ha sull’essere umano.

I negozi della grande distribuzione sono stati per mesi l’unica valvola di sfogo possibile per milioni di persone chiuse in casa, luoghi dove poter recuperare, non solo beni di prima necessità ma anche alimenti, come il cioccolato, che svolgono un importante ruolo per il benessere psico-fisico.

Boom di cioccolato in molti paesi europei durante i lockdown
Se in Italia si sono registrati consumi record di farina, lievito e prodotti per l’home bakery a soddisfacimento della voglia di impastare, panificare e produrre autonomamente a casa propria pasta, pane, pizza e dolci, in paesi come Francia, Inghilterra e Stati Uniti, dove il cioccolato è considerato quasi come un “bene rifugio” essenziale nella lista della spesa, è stato registrato un grande incremento nei consumi di tale alimento, con focus particolare sul cioccolato biologico, comparto da sempre più sviluppato all’estero che in Italia.

Tendenza che ha contribuito anche alla forte crescita dell’Export di Icam che si è attestata a chiusura d’anno su un +16% rispetto al 2019 (portando al 62% la quota nel mix del fatturato aziendale).

Icam, cresce il fatturato: 15 milioni di euro in più nel 2020

Angelo Agostoni

Incremento che in generale si è registrato nella maggior parte dei 69 paesi del mondo in cui Icam vende e distribuisce prodotti di cioccolato, in modo particolare per questa specifica area di business.

Produrre cioccolato di alta qualità, secondo un ideale di sostenibilità, che sia rispettoso ed equo nei confronti di tutti gli attori coinvolti nella filiera, oltre che buono per il consumatore finale. Questo il fil rouge che da sempre porta Icam a selezionare i paesi d’origine da cui acquistare il cacao, le cooperative di coltivatori con cui stabilire rapporti paritari di collaborazione per il benessere delle persone e la salvaguardia della biodiversità e del territorio.

Tra sostenibilità e innovazione tecnologica
Icam oggi acquista cacao da 21 diversi paesi di Centro-America, America Latina e Africa e nella maggior parte di questi paesi sono attivi accordi di collaborazione di lunga durata con le cooperative presenti sul territorio.

Un impegno che si replica anche all’interno dello stabilimento produttivo italiano (a Orsenigo), protagonista negli anni di investimenti importanti per l’acquisto di macchinari all’avanguardia nell’innovazione tecnologica, e nelle scelte sostenibili dei materiali per i packaging, oltre che negli obiettivi di contenimento dei consumi idrici ed elettrici.

Un approccio etico dell’azienda che si è tradotto anche nella vicinanza a un settore, quello professionale composto da pasticceri, cioccolatieri e gelatieri che, al contrario della GDO, è stato piegato da un anno caratterizzato da importanti restrizioni e che per potersi rialzare, avrà bisogno del massimo sostegno da parte delle istituzioni anche nel corso del 2021.

Un settore in cui Icam è presente da sempre con i semilavorati dei brand Icam Linea Professionale e Agostoni, e in cui ha registrato un calo a doppia cifra, rimanendo però nonostante tutto al fianco dei professionisti attraverso la formazione e gli aggiornamenti gratuiti della piattaforma virtuale Chococube online e attraverso modalità di approvvigionamenti tailor made per andare incontro alle singole necessità e fornire quanto necessario per portare avanti l’attività nelle finestre temporali in cui era consentito.

«Dopo la deflagrazione dell’emergenza sanitaria non ci saremmo mai aspettati di chiudere l’anno con questi numeri, dichiara Angelo Agostoni, Presidente di Icam Cioccolato. Risultati che, nonostante la drammatica situazione che tutto il mondo sta vivendo, ci ricompensano degli enormi sforzi fatti durante quest’anno terribile. Un particolare ringraziamento per l’ottimo lavoro fatto, va sicuramente a tutte le persone di ICAM, dagli addetti alle linee produttive al personale amministrativo, che anche nei primi difficili e incerti mesi della pandemia, ci sono sempre stati, chi da casa e chi in azienda, permettendoci di portare avanti il nostro lavoro e rispettare le scadenze».

© Riproduzione riservata STAMPA

 


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