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Le Rame di Napoli diventano un gelato grazie a Serena Urzì

La gelatiera etnea ha reinterpretato la ricetta dei famosi biscotti catanesi. Due le versioni: Rame di Napoli classiche al cioccolato e le Rame di Napoli al pistacchio, ovviamente servite in cono o coppetta

 
27 ottobre 2021 | 10:30

Le Rame di Napoli diventano un gelato grazie a Serena Urzì

La gelatiera etnea ha reinterpretato la ricetta dei famosi biscotti catanesi. Due le versioni: Rame di Napoli classiche al cioccolato e le Rame di Napoli al pistacchio, ovviamente servite in cono o coppetta

27 ottobre 2021 | 10:30
 

Tutto il gusto e la tradizione delle prelibate Rame di Napoli ma… in versione gelato. A Catania in queste settimane è possibile scoprire questa dolce novità, grazie all’arguzia e all’inventiva di una giovane e già apprezzata gelatiera etnea. Serena Urzì, infatti, ha reinterpretato la ricetta dei famosi biscotti catanesi (nonostante il nome di questi dolci possa trarre in inganno!), facendone una gustosissima versione appunto in vaschetta gelato. Anzi, due versioni, visto che è possibile scegliere tra le Rame di Napoli classiche al cioccolato e le Rame di Napoli al pistacchio, ovviamente servite in cono o coppetta.

Serena Urzì Le Rame di Napoli diventano un gelato grazie a Serena Urzì

Serena Urzì (foto: Oreste Monaco)

 

Obiettivo: destagionalizzare il gelato

«Possiamo affermare - dice la gelatiera Serena Urzì - che con questi gusti è iniziato ufficialmente il nostro progetto di destagionalizzazione del gelato e intendevamo partire proprio con le prime feste autunnali. Catania ed il suo territorio, infatti, ma pensiamo anche tutta la Sicilia e gran parte del Sud Italia si prestano, come clima e come cultura culinaria, a poter proporre un consumo del gelato che duri tutto l’anno, senza più distinzioni tra inverno ed estate. Nello specifico - aggiunge la giovane Urzì - ecco che presentiamo i primi gusti originali da proporre in queste settimane d’autunno e che già in tantissimi, grandi e piccoli, stanno apprezzando e chiedendo in gelateria».

 

Cosa è stato fatto per la trasformazione

Per quel che concerne la lavorazione, l’intervento della gelatiera è teso a conferire al gelato le stesse note aromatiche che si ritrovano nei biscotti. Ciò si traduce nell’utilizzo di miele dell’Etna ai fiori d’arancio, marmellata di arance, zeste di arancia, chiodi di garofano, cannella, tutti prodotti a chilometro zero ed alcuni dei quali lavorati con tecniche di infusione, per rilasciare i sentori aromatici nel miglior modo possibile e armoniosamente. Tra le chicche della nuova e “fredda” ricetta, poi, c’è l’inserimento di rame sbriciolate all’interno, mentre il gelato ha una glassa, in finale, identica a quella utilizzata sui biscotti.

 

«Tra uno strato e l’altro del gelato, al suo interno - conclude la gelatiera - inseriamo il vero e proprio biscotto, perché la masticazione scopra un’altra gradevole sensazione in diverse consistenze: gelato, biscotto, ancora gelato ed infine glassa, per un vero, originale ed al tempo stesso tradizionale piacere gastronomico».

In Sicilia, si sa, ogni occasione è buona per tradurre le tradizioni isolane in prelibate ricette. Ecco, per le festività di Tutti i Santi e dei Defunti, arriva allora questa nuova proposta. E non solo nei giorni dedicati dell'1 e 2 novembre, ma da poter celebrare per tutto il periodo autunnale, in attesa che Serena Urzì presenti altre novità dolciarie di “gelateria” con l’arrivo dell’inverno, del Natale e delle sue tante feste.

 

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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