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Molini Pivetti, a 200 ristoratori consegna senza spese

Fino al 24 novembre il Molino annulla le spese di delivery in nove comuni di cinque diverse province tra Emilia e Lombardia. Per sostenere il settore della ristorazione in difficoltà.

 
02 novembre 2020 | 18:33

Molini Pivetti, a 200 ristoratori consegna senza spese

Fino al 24 novembre il Molino annulla le spese di delivery in nove comuni di cinque diverse province tra Emilia e Lombardia. Per sostenere il settore della ristorazione in difficoltà.

02 novembre 2020 | 18:33
 

Scatta di nuovo il tempo della solidarietà e, come già avvenuto durante gli scorsi mesi di lockdown, Molini Pivetti risponde “presente” all’appello. Questa volta il sostegno andrà agli oltre 200 locali fra ristoranti, pizzerie, pasticcerie, gelaterie e bar, affiliati al portale digitale www.ioamolamiacitta.com, una start-up del delivery nata nell’estate del 2019.

Nove comuni tra Emilia e Lombardia: da Cento a Mantova
Dal 2 al 24 novembre, quindi per tutta la durata del Dpcm, l’importo per la consegna a domicilio non peserà né sulle tasche dei cittadini, né su quelle delle piccole imprese legate al food iscritte al portale. L’operazione di incentivo al delivery coinvolgerà nove comuni di cinque diverse province fra Emilia e Lombardia: Cento (Fe), Carpi, Sassuolo, Formigine, Mirandola e Modena (Mo), Scandiano (Re), Borgo Panigale (Bo), Castel Maggiore (Bo) e infine la città di Mantova.

Molino Pivetti vicino ai ristoratori - Molino Pivetti, a 200 ristoratori consegna senza spese

Molino Pivetti vicino ai ristoratori

Un gesto, quello della famiglia Pivetti, nato per lenire parzialmente l’ingente contrazione di vendita di cibi e bevande che nell’anno in corso si è pressoché dimezzata per effetto dell’emergenza Covid (-48%, dati elaborati da Coldiretti su fonte Ismea).

«Essere solidali con i ristoratori - dice Gianluca Pivetti, ad dell’azienda - e con le piccole realtà locali legate al food che, in ottemperanza all’ultimo Dpcm del Governo, sono costrette a chiudere i battenti alle 18, non solo è stato un moto spontaneo che abbiamo voluto tradurre in un’azione concreta, com’è nelle nostre corde, ma anche un atto dovuto fra realtà diverse e tuttavia appartenenti allo stesso settore Horeca di cui condividiamo le difficoltà. Ci auguriamo che questa nostra iniziativa possa servire da input ad altre aziende per attivarsi concretamente a sostegno del comparto, così gravemente colpito».

Non solo pizza: anche piatti di alta qualità
Molini Pivetti auspica che gli abitanti di queste zone, alleggeriti delle spese di consegna di cui si farà carico il Molino stesso, si sentano spronati a ordinare pasti a domicilio: non rinunciando a una pizza ma anche a piatti di alta qualità, nel pieno rispetto delle norme attuali, contribuiranno a loro volta a non far affossare ulteriormente il comparto della ristorazione.  

L’iniziativa è stata così commentata da Matteo Musacci, presidente Regionale della Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe) Confcommercio dell’Emilia-Romagna e vice presidente Fipe nazionale: «In questo momento così tragico per la nostra economia, i gesti di solidarietà come quello di Molini Pivetti ci rendono orgogliosi del nostro territorio e delle aziende che investono su di esso. In questo momento rischiano la chiusura più di 50 mila imprese di pubblico esercizio, portandosi dietro 300mila lavoratori che rimarranno senza un posto di lavoro: tutte le iniziative che possono sostenere il settore sono di estrema importanza per la sopravvivenza del nostro sistema economico».

Fatturato annuo di 75 milioni di euro
La Holding in provincia di Ferrara, che produce sfarinati dal 1875 con un fatturato annuo di 75 milioni di euro e che porta avanti il Molino da cinque generazioni, non è nuova agli interventi solidali: già durante la prima metà dell’anno aveva aderito sia a iniziative di carattere locale, donando oltre 2 tonnellate di farina alla comunità di Cento e di Finale Emilia, sia a livello nazionale contribuendo con 25 tonnellate di farina in pacchi da 1 chilo al progetto della Croce rossa italiana il "Tempo della Gentilezza" teso a ridurre la povertà alimentare.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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