ZONA DI ORIGINE
Piemonte: provincia di Cuneo
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Tipologia: formaggio semigrasso o grasso a pasta cruda, semidura, con occhiatura fine e media ben distribuita |
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Latte: vaccino, eventualmente termizzato e addizionato con piccole aggiunte di latte pecorino e/o caprino, talvolta parzialmente scremato anche per affioramento e inoculato con fermenti lattici e/o innesti naturali |
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Crosta: non edibile, sottile, di colore grigio e/o rossastro a volte con riflessi giallognoli, elastica, liscia e regolare, a volte con chiazze rossastre sugli scalzi, accentuate con la stagionatura |
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Stagionatura: periodo minimo di 1 mese |
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Produzione: annuale, estiva (alpeggio) |
Dal punto di vista storico la prima testimonianza dell’esistenza di questo formaggio risale al 1400, quando un signorotto del luogo esigeva per il pagamento dell’affitto “alcune forme di quel buon formaggio che lassù si fa”, da parte dei pastori che “menano le loro mucche pascolar l’erba del prato Raschera”. Il suo nome deriva dall’Alpe Raschera presso il Monte Mongioie nel Comune di Magliano Alpi.
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Consorzio per la Tutela del Formaggio Raschera c/o Comunità Montana delle Valli Monregalesi via Mondovì 1/D 12080 Vicoforte (Cn) Tel 0174 633307 www.raschera.com |
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