ZONA DI ORIGINE
Sardegna, Lazio, Toscana: provincia di Grosseto
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Tipologia: formaggio a pasta cotta, dura, con leggera occhiatura; grasso minimo 36% s.s. (semigrasso/grasso) |
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Latte: ovino, intero, crudo o termizzato |
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Crosta: non edibile, sottile, di colore avorio o paglierino naturale, talora cappata con appositi protettivi |
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Stagionatura: periodo minimo di 5 mesi per il formaggio da tavola; periodo minimo di 8 mesi per il formaggio da grattugia |
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Produzione: da ottobre a luglio |
Le prime tracce storiche del Pecorino Romano risalgono all’Impero Romano. Era molto apprezzato durante i banchetti e costituiva l’elemento base delle razioni alimentari dei legionari: ogni giorno 27 grammi di questo formaggio venivano distribuiti a ogni uomo a integrazione della razione giornaliera di zuppa di farro e pane. A partire dal XX secolo è diventato il formaggio che i nostri emigranti portavano con sé in America. Per permettergli di mantenersi durante il lungo viaggio via nave, era usanza impiegare un’abbondante salagione che, con il tempo, è diventata uno degli aspetti caratterizzanti del Pecorino Romano.
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Consorzio per la Tutela del Formaggio Pecorino Romano Corso Umberto I, 226 08015 Macomer (Nu) Tel 0785 70537 www.pecorinoromano.com |
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