Gli italiani, ma anche gli stranieri, stanno sempre più spesso indirizzando la loro domanda alla riscoperta dei prodotti e dei sapori di casa nostra. Ecco perché i prodotti tipici stanno assumendo sempre più il ruolo di traino per lo sviluppo di un modo di viaggiare basato sull'integrazione tra risorse ambientali, bellezze paesaggistiche, arte e tradizioni enogastronomiche locali. Ed è proprio in questo quadro che si inserisce l'iniziativa promossa dell'Unione Montana dei Monti Azzurri che ha organizzato nello splendido borgo di Monte San Martino sul tema “La mela rosa e l'apicoltura marchigiana”, un appuntamento importante per gli operatori e gli appassionati del settore, ma anche per chi voleva approfondire le proprie conoscenze o semplicemente scoprire il territorio, le sue eccellenze e le sue tradizioni.
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Massiccia la partecipazione che ha visto nell'ampia sala del Teatro, giornalisti, operatori e produttori. La mela rosa è uno dei frutti più antichi della zona, di cui Monte San Martino viene considerato come l'epicentro. È una mela dall'ottimo sapore zuccherino, di grandi qualità salutistiche per l'elevato potere antiossidante e dalla lunga conservazione. Viene raccolta in autunno e si conserva fino alla primavera. Resistente alla ticchiolatura e alle più comuni avversità biotiche, non ha bisogno di particolari trattamenti antiparassitari, il che la rende particolarmente genuina. D'altronde è ormai un'abitudine in questa zona l'applicazione del metodo biodinamico e gli agricoltori dedicano tutta la loro forza e creatività, per nobilitare le materie prime agricole con amore, cura e sapienza, convinti come sono che è necessaria un'agricoltura veramente sostenibile, nel pieno rispetto degli equilibri della natura, per lasciare alle generazioni future un terreno fertile, sano e falde acquifere pulite.
Per i partecipanti al Convegno si è trattato anche di un viaggio alla riscoperta di un'area con un'identità ricca e complessa, dove l'arte, la cultura, il paesaggio, i prodotti dell'agricoltura e dell'artigianato, la gastronomia ed i vini e, naturalmente, la mela rosa entrano insieme a far parte di un'unica offerta. Morbide colline, incontaminate aree montane, vaste pianure, il gioco cromatico dei campi, delle cascine e degli agriturismi. A due passi dalle rumorose città, tra i Monti Sibillini ed i Monti Azzurri, ed a pochi chilometri dal mare Adriatico questa terra offre uno scenario meraviglioso con le colline che disegnano in un tramonto fiammeggiante un paesaggio verde ed armonioso. Una parola va spesa anche per la cucina.

Nei ristoranti della zona e, citiamo a caso, il Ristorante de “I Priori” sulla piazza del paese, dove ogni piatto da quello più semplice a quello più elaborato, è una finestra sulla storia. Ci dice Giampiero Feliciotti, presidente dell'Unione Montana dei Monti Azzurri, che accanto alla vacanza da trascorrere all'insegna del movimento fisico e dello sport, una moderna offerta turistica deve saper offrire, in termini il più possibile stimolanti, la possibilità agli ospiti di porsi in un rapporto attivo e partecipe verso l'ambiente ed i luoghi nei quali si è scelto di soggiornare. Ed in questo contesto si inseriscono ovviamente i prodotti tipici, sicuramente fra i migliori messaggeri di una terra. Dal Convegno è nato un intrigante invito. Assaggiare questo lembo di terra marchigiana gustandone i suoi prodotti tipici e le sue specialità gastronomiche, dal ciauscolo ai formaggi, dal miele all'olio solo per citarne alcuni.