Quella del 2015 sarà sicuramente un’ottima annata per l’olio extravergine toscano Igp. Se la produzione sarà inferiore, intorno ai 30-35mila quintali (con un segno meno stimato sui 140-150mila quintali che significano una flessione di circa il 20% rispetto alla media regionale) la qualità sarà però sicuramente ottima. «È una bella annata - ha affermato soddisfatto il presidente del Consorzio dell’olio toscano Igp Fabrizio Filippi - che la nostra olivicoltura attendeva con paura, ansia e grandi aspettative. Certamente la strada è ancora in salita perché saltare un raccolto (il raccolto 2014 è stato rovinoso) si traduce palesemente in gravi perdite economiche nel bilancio, ma siamo fortemente positivi su una ripresa ancora più vigorosa di uno dei prodotti iconici della Toscana».
A Milano, nel suggestivo Priceless, il “temporary restaurant” sulla terrazza di Palazzo Beltrami, sorto in occasione di Expo 2015 e che troneggerà su piazza della Scala ancora fino al 31 dicembre, è stato ufficialmente dato il bentornato a uno dei protagonisti della storia agricola, della cultura e del patrimonio agroalimentare della Toscana. «Da questo luogo così prezioso, quale è il Priceless, diamo il bentornato all’Olio toscano Igp - ha dichiarato Christian Sbardella, direttore marketing del Consorzio - il lancio della nuova produzione nasce con la volontà e l’ambizione di consolidare il rapporto tra Toscana e Lombardia, fra l’olio Toscano Igp e Milano a conferma del forte apprezzamento reciproco. È allo studio la costruzione di un progetto promozionale che vedrà proprio la città milanese quale fulcro di una serie di attività per rafforzare il ruolo del marchio ed avvicinare sempre più il consumatore».
«La Toscana produce il 3% dell’olio nazionale ma certifica il 50%, una proporzione straordinaria che costituisce l’eccellenza nel settore della denominazione, importante per il nostro territorio anche per tutto ciò che evoca il messaggio toscano», ha spiegato il Presidente del Consorzio. Consorzio che conta oltre 11mila soci, 300 frantoi (circa l’80% della regione) e 600 imbottigliatori. La media di produzione del Toscano Igp è di 30-33mila quintali per un totale di oltre 4 milioni di bottiglie. Il valore al consumo in media si assesta intorno ai 555 milioni di euro con una quota relativa all’export di oltre 35 milioni, la cui parte restante appartiene al mercato domestico. Il Consorzio garantisce ogni bottiglia con la sua firma, verificando tutta la filiera di produzione, rigorosamente realizzata in Toscana, dalla pianta al confezionamento.
La gradevolezza delle olive frantoio, moraiolo e leccino (il tipico blend toscano) sono state esaltate dai piatti di una grande chef membro dei Jeunes Restaurateurs d’Europe, Deborah Corsi (nella foto sopra) del ristorante La Perla del Mare di San Vincenzo, Livorno, che ha deliziato i palati della stampa presente per l’occasione al Priceless. I “ravioli trasparenti ai gamberi rossi su verdurine croccanti e caviale” e la “scaloppa di orata all’olio di cenere, salsa leggera all’aglio e cipollotti” e l’olio Toscano Igp hanno regalato un’intensa esperienza sensoriale e hanno dimostrato come siano importanti i frutti di una terra straordinaria ma anche il lavoro di persone che amano ciò che fanno.
Consorzio per la tutela dell’Olio Extravergine di Oliva Toscano Igp
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