Nell’ultimo decennio il comparto della ristorazione ha cambiato la sua connotazione. Qualità nella ricerca della materia prima, professionalità degli addetti e riscoperta delle tradizioni sono solo alcuni dei tratti che la contraddistinguono. Il ristorante non è più soltanto un luogo dove fermarsi per un pasto, bensì è considerata come un’esperienza: un viaggio di profumi e sapori in culture e tradizioni vicine o lontane che siano. In questo contesto di riscoperta gastronomico-culturale rimane però spesso dimenticato un prodotto come l’acqua minerale che dovrebbe invece ricoprire un ruolo da protagonista.
Cedea Enrosadira
L’acqua minerale non è mai stata né considerata né riconosciuta, anzi ancora spesso viene banalmente confusa come “acqua”. Purtroppo, a tavola questo termine spesso indica una generica e non controllata acqua filtrata o potabile del rubinetto. L’acqua minerale è un vero e proprio prodotto e alimento biologico al 100%. L’unico riconosciuto ufficialmente da specifico decreto del Ministero della Salute.
Batteriologicamente pura all’origine, viene imbottigliata come Madre Natura la crea mantenendo elevati standard di controllo delle aziende produttrici per far sì che non venga in alcun modo contaminata durante il processo industriale. Per valorizzare questa unicità e non farla più passare inosservata, Cedea ha ideato una veste del tutto fresca, innovativa e dal design sorprendente ed iconico. Sono nate così le bottiglie in vetro Cedea Enrosadira e Cedea pH 8.1.
Cedea pH 8.1
Legame tra prodotto, territorio e ambiente di rara bellezza
Entrambi i design sono risultati vincitori in competizioni internazionali di numerosi premi e prestigiosi riconoscimenti. L’ispirazione è nata dalla volontà di tessere un unico filo conduttore tra il prodotto, il territorio e le leggende delle Dolomiti, montagne di rara bellezza dichiarate Patrimonio mondiale dall’Unesco. La bottiglia dal design eccezionale ha il compito di mettersi in mostra, ma il vero valore risiede nel suo contenuto. Cedea è stata premiata sia per l’anno 2019 che per il 2021 come Migliore acqua minerale al mondo.
Red Dot Design Award
Il quantitativo di minerali disciolti determina il diverso utilizzo dell’acqua
Ogni acqua minerale possiede, come conseguenza della sua provenienza geologica, minerali disciolti il cui quantitativo e la cui qualità fanno sì che ognuna abbia un sapore e caratteristiche organolettiche che la connotano. La normativa italiana la distingue sulla base del quantitativo di minerali disciolti, in tre macrocategorie: minimamente mineralizzata, con residuo fisso inferiore a 50 mg/l; oligominerale, con residuo fisso tra 50 mg/l e 500 mg/l; minerale, con residuo fisso oltre i 500 mg/l. Acque minerali con valori importanti di residuo fisso (per esempio oltre i 500 mg/l), risultano adatte per piatti più strutturati e succulenti, mentre concentrazioni inferiori si prestano a piatti più delicati. La figura professionale dell’idrosommelier può essere di grande aiuto per orientarsi in questo mondo poco conosciuto.
Cedea appartiene alla categoria delle acque oligominerali con un basso tenore di sodio e un residuo fisso pari a 133 mg/l, sgorga con forza propria da una fenditura nella roccia e segue il suo percorso naturale senza utilizzo di forzature meccaniche (pompe e/o perforazioni). Una conduttura in acciaio di poco più di 100 metri di lunghezza la incanala nello stabilimento dove viene imbottigliata in solo vetro di primissima qualità nel rispetto dell’ambiente e della natura che le dà la vita.
Attenzione all’ambiente e alle risorse naturali
Cedea, localizzata nel suo territorio ad un’altitudine di 1.500 metri slm nel cuore delle Dolomiti in Trentino-Alto Adige, vuole lasciare una bella impronta di salvaguardia e tutela dell’ambiente senza degrado ed impoverimento della risorsa naturale. Di qui il recupero di una struttura dismessa, una corta filiera delle materie prime, bottiglie solo in vetro e linea vuoto a rendere con recupero e riutilizzo delle stesse.
Credito foto: M. Rizzi
Cedea
Streda de Costa 288 - 38032 Canazei (Tn)
Tel 0462 931010