Librandi lascia il... “Segno”
Da gennaio 2020 saranno in commercio le tre nuove etichette di Doc Cirò rosso, rosato e bianco, tre vini che esprimono al meglio la terra da cui nascono
08 dicembre 2019 | 15:26
Importanti novità in casa Librandi. Da gennaio 2020, la cantina di Cirò Marina (Kr) nota e apprezzata in Italia e nel mondo lancia la sua nuova linea “Segno”. Come esprime il nome stesso, le tre nuove referenze di Doc Cirò rosso, rosato e bianco firmate Librandi sono un omaggio, un “segno”, un’impronta chiara e tangibile di ciò che può nascere quando una terra di vigneti, storia e alta tradizione vitivinicola incontra una famiglia da sempre animata dal profondo desiderio di diffondere la conoscenza del patrimonio vitivinicolo calabrese ed esaltare nei suoi vini l’identità più autentica e sincera di questa terra. Una realtà, quella dell’azienda calabrese, che nasce negli anni ‘50 e che nel corso dei decenni ha portato nel mondo i sapori di Cirò, facendone conoscere le bellezze ma anche e soprattutto le varietà più tipiche.
La linea “Segno” simboleggia al meglio il frutto di un meticoloso lavoro di sintesi di quanto acquisito in decenni di esperienza nel Cirotano. Fondamentale, in tutti questi anni, è stata la collaborazione con i migliori viticoltori locali in tutte le sottozone della Doc. Innumerevoli sono state poi le vinificazioni separate delle uve provenienti da sottozone diverse e che hanno permesso all’azienda di capire in profondità il territorio. Cruciale poi l’apporto delle quattro tenute di proprietà dell’azienda all’interno del territorio della Doc. Qui la tradizione si è incrociata con il lavoro di selezione, massale prima e clonale poi, oltre che con un programma di ricerca dei migliori portinnesti da utilizzare.
Tre vini che esprimono al meglio la terra da cui nascono. Il Cirò bianco Doc è un vino molto fresco con buona acidità, ottenuto da uve Greco Bianco in purezza. È un classico vino estivo: fresco, fruttato e godibile, ma con una sua personalità e complessità, come nelle vivaci note di biancospino.
Il Cirò rosato Doc «è la tipologia più bevuta in Calabria, dunque è un’etichetta strategica per noi», spiega Paolo Librandi, socio titolare dell’azienda. Un vino che spicca per personalità, freschezza ma anche per la sua complessità e la nota tannica che dà spessore. «È un vino che accompagna tutta la nostra cucina che è abbastanza decisa e ha un’acidità che lo sostiene molto. È un vino da tutto pasto».
Il Cirò Rosso Classico Doc è infine un vino molto tipico, da uve Gaglioppo al 100%. Questo vino offre i profumi tipici del Cirò: frutti rossi, note di viola tipiche del Gaglioppo, spezie, sottobosco mediterraneo e una bella acidità.
A celebrare l’arrivo in commercio della nuova linea concorre inoltre una felice ricorrenza: l’anniversario di nascita della Doc Cirò, che festeggia i 50 anni. «Ci fa piacere sottolineare la concomitanza di questi due eventi - racconta Raffaele Librandi, socio titolare dell’azienda e presidente del Consorzio Cirò - in quanto la nascita della Doc Cirò 50 anni fa e la nascita di questi nuovi vini rappresentano per noi un motivo di orgoglio, “segno”, in un’ulteriore accezione, di una progressiva evoluzione nella conoscenza e comprensione profonda del nostro territorio che ha radici nel passato ma uno sguardo rivolto al futuro».
Per informazioni: www.librandi.it
La nuova linea “Segno”: Doc Cirò rosso, rosato e bianco
La linea “Segno” simboleggia al meglio il frutto di un meticoloso lavoro di sintesi di quanto acquisito in decenni di esperienza nel Cirotano. Fondamentale, in tutti questi anni, è stata la collaborazione con i migliori viticoltori locali in tutte le sottozone della Doc. Innumerevoli sono state poi le vinificazioni separate delle uve provenienti da sottozone diverse e che hanno permesso all’azienda di capire in profondità il territorio. Cruciale poi l’apporto delle quattro tenute di proprietà dell’azienda all’interno del territorio della Doc. Qui la tradizione si è incrociata con il lavoro di selezione, massale prima e clonale poi, oltre che con un programma di ricerca dei migliori portinnesti da utilizzare.
Tre vini che esprimono al meglio la terra da cui nascono. Il Cirò bianco Doc è un vino molto fresco con buona acidità, ottenuto da uve Greco Bianco in purezza. È un classico vino estivo: fresco, fruttato e godibile, ma con una sua personalità e complessità, come nelle vivaci note di biancospino.
Il Cirò rosato Doc «è la tipologia più bevuta in Calabria, dunque è un’etichetta strategica per noi», spiega Paolo Librandi, socio titolare dell’azienda. Un vino che spicca per personalità, freschezza ma anche per la sua complessità e la nota tannica che dà spessore. «È un vino che accompagna tutta la nostra cucina che è abbastanza decisa e ha un’acidità che lo sostiene molto. È un vino da tutto pasto».
Il Cirò Rosso Classico Doc è infine un vino molto tipico, da uve Gaglioppo al 100%. Questo vino offre i profumi tipici del Cirò: frutti rossi, note di viola tipiche del Gaglioppo, spezie, sottobosco mediterraneo e una bella acidità.
A celebrare l’arrivo in commercio della nuova linea concorre inoltre una felice ricorrenza: l’anniversario di nascita della Doc Cirò, che festeggia i 50 anni. «Ci fa piacere sottolineare la concomitanza di questi due eventi - racconta Raffaele Librandi, socio titolare dell’azienda e presidente del Consorzio Cirò - in quanto la nascita della Doc Cirò 50 anni fa e la nascita di questi nuovi vini rappresentano per noi un motivo di orgoglio, “segno”, in un’ulteriore accezione, di una progressiva evoluzione nella conoscenza e comprensione profonda del nostro territorio che ha radici nel passato ma uno sguardo rivolto al futuro».
Per informazioni: www.librandi.it
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