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Molino Paolo Mariani
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Vino analcolico ed etichette: l'Ue cambia le regole per aiutare le aziende

La Commissione Ue cambia le regole per il vino: etichette più semplici, ok a scritte come “alcol free” e un simbolo unico per i QR code. Anche più aiuti per il clima, il turismo e l'export fuori dall'Europa. Il piano ha ricevuto il plauso delle principali associazioni del comparto, tra cui Confagricoltura e Federvini

28 marzo 2025 | 16:15
Vino analcolico ed etichette: l'Ue cambia le regole per aiutare le aziende
Vino analcolico ed etichette: l'Ue cambia le regole per aiutare le aziende

Vino analcolico ed etichette: l'Ue cambia le regole per aiutare le aziende

La Commissione Ue cambia le regole per il vino: etichette più semplici, ok a scritte come “alcol free” e un simbolo unico per i QR code. Anche più aiuti per il clima, il turismo e l'export fuori dall'Europa. Il piano ha ricevuto il plauso delle principali associazioni del comparto, tra cui Confagricoltura e Federvini

28 marzo 2025 | 16:15

Etichette più semplici per i vini analcolici, via libera a nomi comealcol free”, “0,0%” o “alcol light”, e un pittogramma unico sulle bottiglie per indicare il QR code con le informazioni digitali. La Commissione europea ha appena presentato un nuovo pacchetto di misure per sostenere il comparto vitivinicolo, sempre più in difficoltà tra calo dei consumi, cambiamenti climatici e tensioni commerciali (dazi Usa su tutti). L'obiettivo, in poche parole, è quello di rendere più competitivi i produttori europei e aprire nuove opportunità di mercato, a partire da Nord Africa e Paesi arabi, dove i vini senza alcol stanno crescendo.

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Vini analcolici, nuove regole Ue: etichette più chiare e mercati arabi nel mirino

Nel piano rientrano anche maggiore flessibilità per l'autorizzazione degli impianti di vite, nuovi strumenti per controllare la produzione, più coperture finanziarie contro i danni da eventi climatici estremi e un rafforzamento delle attività legate all'enoturismo. Tutto questo per dare una risposta concreta a un comparto che, come ha riconosciuto Bruxelles, si trova in un momento complicato. La Commissione ha infatti seguito le raccomandazioni del gruppo di alto livello sul vino, attivo da circa un anno, e ha deciso di agire in modo mirato con un pacchetto autonomo rispetto ad altre riforme recenti. Un piano accolto con favore dalle principali associazioni del comparto come Confagricoltura e Federvini.

Vino, come cambia l'etichettatura con il nuovo pacchetto di misure dell'Ue?

Uno dei punti centrali, come annunciato, riguarda l'etichettatura: con la riforma della Pac del 2021 è stato introdotto l'obbligo di fornire informazioni tramite QR code, ma l'applicazione della norma è rimasta disomogenea tra i vari Stati membri. Ora Bruxelles chiede più poteri per poter armonizzare le regole: l'idea è creare un sistema uniforme che semplifichi la vita a chi produce ed esporta vino, evitando obblighi di traduzione o differenze tecniche tra Paese e Paese.

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«Questo dovrebbe ridurre i costi per i produttori e ridurre anche le incertezze che ci sono quando i produttori esportano in altri Paesi europei» spiegano dalla Commissione. Per rendere tutto più chiaro, si punta a introdurre un simbolo grafico comune - un pittogramma - che segnali la presenza del QR code e valga per tutte le etichette Ue, senza bisogno di testi scritti.

Pacchetto vino Ue, Confagricoltura: «Bene, ma servono più fondi per le imprese»

Sul pacchetto è intervenuta anche Confagricoltura, che accoglie con favore le novità ma chiede di fare un passo in più, soprattutto sul fronte economico: «La Commissione Ue ha emanato in tempi brevi un pacchetto specifico di misure per il settore vitivinicolo che deve affrontare questioni urgenti. È un segnale che evidenzia l'importanza del comparto per tutta l'Europa. Chiediamo tuttavia che la maggiore flessibilità contenuta in alcune misure della proposta sia applicata anche alla gestione finanziaria per un migliore utilizzo delle risorse» ha dichiarato il presidente Massimiliano Giansanti, secondo cui sono apprezzabili sia la maggiore flessibilità nella gestione del potenziale produttivo - utile a contenere le eccedenze - sia il rafforzamento degli investimenti per affrontare il cambiamento climatico. Ma resta il nodo delle risorse dell'Ocm Vino, che spesso non vengono sfruttate pienamente dai produttori per vincoli troppo rigidi.

Vino analcolico ed etichette: l'Ue cambia le regole per aiutare le aziende

Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura

«La Commissione - ha proseguito il presidente - ha gestito le istanze del comparto in maniera rapida e specifica, tenendo separata la proposta normativa da altre misure emanate di recente. Occorre ancora lavorare su vari aspetti. Come Confagricoltura, recependo le istanze dei nostri produttori, chiediamo che ci sia maggiore flessibilità finanziaria per un utilizzo ottimale delle risorse dell'Ocm Vino. Si rischia altrimenti di restituire somme importanti all'Ue: somme che le imprese possono impiegare per gli investimenti in campo e in cantina, nonché per la promozione dei vini e dei territori di produzione nell'ottica di un allargamento del mercato e nella formazione di consumatori consapevoli» ha concluso Giansanti.

Federvini: «L'Ue ci ha ascoltati e ha dato risposte puntuali»

Come detto, anche Federvini ha accolto con favore il nuovo pacchetto dell'Ue: «Apprezziamo non solo per la tempestività con cui la Commissione europea ha voluto dare seguito alle istanze del comparto, ma soprattutto per la qualità delle soluzioni individuate - ha commentato Micaela Pallini, presidente dell'associazione. Accogliamo con favore l'approccio pragmatico e moderno che si intende adottare sull'etichettatura, che permetterà l'identificazione del codice QR tramite simboli o pittogrammi per sfruttare a pieno le enormi potenzialità offerte dall'informazione digitale del consumatore. A ciò si aggiungono le novità in materia di promozione dei vini sui mercati dei Paesi terzi e le maggiori risorse per gli investimenti di mitigazione del cambiamento climatico, ulteriori elementi che vanno nella direzione da noi auspicata».

Vino analcolico ed etichette: l'Ue cambia le regole per aiutare le aziende

Micaela Pallini, presidente di Federvini

«La Commissione ha saputo ascoltare il settore e dare risposte puntuali - ha continuato Pallini. In un momento segnato da nuove sfide globali, dall'impatto del cambiamento climatico all'emergere di nuovi modelli di consumo, il pacchetto offre strumenti di gestione più flessibili, sostiene gli investimenti orientati alla sostenibilità e rinnova l'impegno europeo a favore della competitività dei nostri produttori e delle comunità che vivono nelle regioni viticole». Il pacchetto, insomma, è un primo passo verso un riequilibrio del comparto, ma il lavoro, soprattutto sul piano delle risorse e dell'efficacia pratica delle misure, è tutt'altro che finito.

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