Le bollicine italiane si apprestano a superare un traguardo storico nel 2024, con oltre 1 miliardo di bottiglie prodotte e commercializzate. Gli spumanti italiani continuano a crescere, consolidando la loro posizione nei mercati internazionali e diversificando sempre di più i canali di consumo, da quelli tradizionali a quelli legati alla mixology. Un settore che sembra destinato a restare uno dei pilastri della viticoltura italiana.
Bollicine, feste e tendenza Spritz
Le festività di fine anno si confermano un periodo cruciale per il mercato degli spumanti italiani, con una stima di 355 milioni di bottiglie stappate, che contribuiscono a superare il miliardo di bottiglie prodotte e commercializzate nel 2024. Questi numeri, riportati nel report dell’Osservatorio del vino dell’Unione Italiana Vini (Uiv) e Ismea, evidenziano un trend positivo per gli spumanti italiani, che sembra non risentire di crisi economiche o tensioni geopolitiche.
La tendenza Spritz contribuisce al successo delle bollicine italiane
Un altro aspetto interessante che emerge dal report è la destagionalizzazione dei consumi di spumante. Sebbene una parte significativa venga consumata durante le festività natalizie, il mercato si sta diversificando, con un terzo dei consumi legato ai cocktail. La tendenza spritz, in particolare, sta alimentando la domanda di spumanti come il Prosecco e l’Asti, con 340 milioni di bottiglie stimate per la preparazione di cocktail. Questo fenomeno ha contribuito all’aumento dell’export, che dovrebbe crescere del 9% anche grazie alla popolarità di spumanti come il Prosecco Doc, l’Asolo Docg e l’Asti Docg.
Bollicine, come cambia il mercato
Secondo le analisi, una parte significativa di questa crescita arriva dall’export, con 251 milioni di bottiglie vendute all’estero, in aumento del 9% rispetto all’anno precedente. In Italia, invece, si prevede un consumo di 104 milioni di bottiglie, con un incremento del 2%. Questo scenario evidenzia la crescente richiesta di spumanti italiani all’estero, con il mercato estero che continua a rappresentare una fetta sempre più importante delle vendite complessive.
Bollicine, il punto sulla produzione
Nel complesso, la produzione di spumanti italiani raggiunge i 1,015 miliardi di bottiglie, con un incremento dell’8% rispetto all’anno scorso. Questo risultato consolida la posizione degli spumanti italiani non solo rispetto ai vini fermi, ma anche nei confronti di altre bevande alcoliche, come la birra e gli spiriti. Un dato che conferma la crescente presenza e il successo degli spumanti, che rappresentano ormai una componente significativa delle vendite di alcolici in molti mercati internazionali. L’Osservatorio sottolinea inoltre che a dominare il mercato sono gli spumanti a denominazione di origine controllata (Doc) e garantita (Docg), che rappresentano circa l’80% dell’imbottigliato. Un aspetto che conferma la qualità e l’affermata reputazione dei nostri spumanti.
Sono oltre 1 miliardo le bottiglie di bollicine italiane prodotte e commercializzate nel 2024
Un elemento di interesse riguarda l’espansione della produzione di spumante in tutta Italia. Se un tempo la produzione era concentrata lungo la linea del Po, oggi il fenomeno riguarda 70 denominazioni di origine controllata e 17 a origine controllata garantita. Questa crescente diffusione della viticoltura spumantistica è segno della maturità e della diversificazione del settore, che oggi spazia dalle Langhe alla Sicilia, dalla Lombardia alla Campania.