Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
martedì 05 novembre 2024  | aggiornato alle 10:24 | 108791 articoli pubblicati

Siad
Siad

Vino, produzione in difficoltà in Italia: -12% sul 2022 e primato alla Francia

La Francia è diventata il primo produttore con 45 milioni di ettolitri, registrando un aumento dell'1,5% rispetto al 2022. Lo riporta la Coldiretti sulla base delle previsioni aggiornate del Copa Cogeca. Ma il calo non si registra solo in Italia: in tutta l'Ue, infatti, la produzione di vino per il 2023 è diminuita del 5,5%

26 ottobre 2023 | 11:01
Vino, produzione in difficoltà in Italia: -12% sul 2022 e primato alla Francia
Vino, produzione in difficoltà in Italia: -12% sul 2022 e primato alla Francia

Vino, produzione in difficoltà in Italia: -12% sul 2022 e primato alla Francia

La Francia è diventata il primo produttore con 45 milioni di ettolitri, registrando un aumento dell'1,5% rispetto al 2022. Lo riporta la Coldiretti sulla base delle previsioni aggiornate del Copa Cogeca. Ma il calo non si registra solo in Italia: in tutta l'Ue, infatti, la produzione di vino per il 2023 è diminuita del 5,5%

26 ottobre 2023 | 11:01
 

Dopo sette anni, l'Italia ha perso la leadership come produttore di vino in Europa e nel mondo, con una produzione stimata di 43,9 milioni di ettolitri, in calo del 12% rispetto all'anno precedente. La Francia è diventata il primo produttore con 45 milioni di ettolitri, registrando un aumento dell'1,5% rispetto al 2022. Lo riporta la Coldiretti sulla base delle previsioni aggiornate del Copa Cogeca, l'Organizzazione di rappresentanza degli Agricoltori e delle cooperative Europee.

Ma le notizie negative non finiscono qui. Perché nei primi otto mesi di quest'anno, infatti, riporta Nomisma, anche le quantità di vini fermi e frizzanti italiani acquistati nei top 12 mercati internazionali (quelli che per capirci pesano per oltre il 60% sulle importazioni mondiali di vino) risultano in calo dell'8%. Stessa sorte tocca agli spumanti, la categoria che nell'ultimo decennio era invece cresciuta senza soluzione di continuità, che fanno segnare uno speculare -9%. Si tratta di variazioni in linea con la media del mercato, con un trend negativo che risparmia pochi paesi esportatori e che vede anche il nostro primo mercato di sbocco a valore, gli Stati Uniti, ridurre le importazioni dall'Italia del 13%.

Non solo in Italia, la produzione di vino è calata in tutta l'Ue

Nell'Unione Europea, poi, la produzione complessiva di vino per il 2023 è diminuita del 5,5% rispetto alla media quinquennale, raggiungendo poco più di 150 milioni di ettolitri. E in questo scenario così complesso e incerto, sono soprattutto le piccole imprese vinicole a soffrire di più, anche a causa di una situazione finanziaria interna sovente minata da pesanti indebitamenti che rischiano di esplodere in conseguenza della stretta in atto sui tassi di interesse applicati.

Vino, produzione in difficoltà in Italia: -12% sul 2022 e primato alla Francia

È calo in tutta Europa per la produzione di Vino

Basti pensare, infatti, che per le società di capitale con fatturato fino a 10 milioni di euro, gli oneri finanziari sull'Ebitda vanno dall'11% per le imprese tra 2 e 10 milioni di euro, al 37% per quelle con fatturato inferiore. Ma per quanto piccole, stiamo parlando di realtà che rappresentano l'85% del tessuto imprenditoriale del comparto vinicolo, a cui sono riconducibili quasi il 50% degli addetti occupati.

Produzione di vino in Europa: la Spagna resta al terzo posto

Tornando ai dati sulla produzione, la Spagna rimane la terza forza europea con una produzione stimata di 30,8 milioni di ettolitri, nonostante un calo del -14% rispetto all'anno precedente. Il Portogallo ha registrato un aumento del 9% nella produzione, raggiungendo quasi 10 milioni di ettolitri. La Germania ha prodotto stimati 8,9 milioni di ettolitri, con una diminuzione del 2%. Anche altri paesi produttori europei, come Austria, Grecia, Croazia e Slovacchia, hanno subito significative diminuzioni nella produzione a causa di condizioni climatiche avverse.

Vino, in Italia perde la quantità ma non la qualità

Nonostante i dati che fanno rabbrividire l'intero comparto, in Italia, si prevede una produzione di alta qualità, con una vasta gamma di varietà e una tradizione millenaria nel settore vinicolo. Circa il 70% dei vini italiani sono classificati come Docg, Doc e Igt, con numerosi vini a denominazione di origine controllata e indicazione geografica tipica, evidenziando il ricco patrimonio di biodiversità e la qualità dei vini locali.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Onesti Group
Domenis
Siad
Sartori

Onesti Group
Domenis
Siad

Sartori
Tecnoinox
Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena