Sarà Assisi (Pg), città della fede, ad ospitare dal 24 al 27 novembre la quarta edizione della Borsa del turismo religioso internazionale (Btri), appuntamento per quanti operano nel più ampio campo del turismo culturale. Saranno presenti oltre 50 buyer tra italiani ed esteri e 120 sellers provenienti dall’Umbria, dall’Italia e dall’estero.
È dunque l’occasione per un confronto in un settore che non conosce crisi, in continua espansione, ricco di potenzialità e con crescente rilievo economico in grado di generare accoglienza e occupazione. Se la particolarità del turista religioso è quella di rivolgersi ad una meta, le sue motivazioni sono sempre la conoscenza del territorio e della sua cultura, senza escludere divertimento, relax e offerta enogastronomica.
In particolare, grazie soprattutto negli ultimi anni all’ampliata offerta dei cammini della fede, la scelta diventa ambientale ed esperienziale. Se la spiritualità è l’elemento distintivo della destinazione - in questo caso Assisi - la marcata connotazione culturale e artistica può essere vissuta anche con un approccio laico.
Per presentare la
Borsa del turismo religioso internazionale sono venuti a Roma, nella sede dell’Enit, Stefania Proietti, sindaco di Assisi,
Nicola Ucci, organizzatore dell’iniziativa,
Giulio Proietti Bocchini dirigente del settore turismo del comune,
Simone Fittuccia, presidente Federalberghi Umbria ed Elena Angeletti di Discover Assisi - Convention Bureau.
Il direttore esecutivo dell’Enit, Giovanni Bastianelli, ha fatto gli onori di casa ricordando che la parola chiave dell’offerta turistica è sempre la qualità, non solo nel ricettivo ma anche nei servizi.
Stefania Proietti, sindaco con delega al turismo, ricordando la vocazione all’ospitalità e l’attrattività della città fin dall’epoca pre-romana come dimostrano gli importanti siti archeologici, ha assicurato la condivisione e lo sviluppo del progetto della Btri anche attraverso i tanti cammini che attraversano i luoghi francescani e benedettini umbri, in armonia con la natura, col territorio e con la sua storia.
«Il turismo religioso - ha detto - è tutt’altro che statico e non è legato soltanto ad alcune fasce d’età. Basti pensare al successo dell’ultimo Sinodo dei Giovani svoltosi nella nostra città. Con questo appuntamento contiamo di intercettare ulteriori flussi turistici mondiali, offrendo un’esperienza religiosa e morale, artistica e culturale, spirituale e ambientale». La Borsa approda nella città di San Francesco dopo le precedenti tre edizioni (2015 e 2016 a Padova e 2017 a Roma) con la concreta possibilità di farne una sede stabile. L’obiettivo è quello di rivolgersi al mondo del turismo religioso e dei pellegrinaggi e culturale in genere per far emergere le eccellenze dell’offerta nei rispettivi settori, offrendo agli operatori l’opportunità di incontro, in collaborazione con le istituzioni locali e regionali e le associazioni di categoria.
Secondo uno studio il Wto (Word trade organization) la scelta di viaggio del turista religioso internazionale, pur con una forte connotazione di fede, si basa su motivazioni diverse, riconducibili all’arte, alla cultura, alla spiritualità e all’etica sociale. Sarebbero oltre 300-330 milioni i “turisti religiosi” nel mondo, con un notevole giro di affari stimato in oltre 18 miliardi di dollari e con trend crescente verso località considerate sacre o con ricco patrimonio culturale, sia in Europa che in altri continenti.
L’Italia è certamente una delle destinazioni principali dei flussi turistici mondiali soprattutto per i cattolici, considerando Roma e il Vaticano insieme ad altre realtà quali Assisi, Padova, San Giovanni Rotondo e Loreto. Forte infatti è l'appeal dei 1.500 santuari, delle 30mila chiese, dei 700 musei diocesani, oltre che degli innumerevoli monasteri e conventi. Non è un caso dunque che tra il 2016 e il 2017 gli introiti siano cresciuti del 71,4%.
«Il motivo religioso - ha detto
Giovanni Bastianelli - spinge al viaggio e alla sosta nei luoghi di culto soprattutto nel mese di maggio fino a giugno e nei periodi di settembre e ottobre, contribuendo alla distribuzione dei flussi durante tutto l'arco dell'anno. I Paesi che spendono di più nelle località turistiche religiose italiane sono Brasile (21,1 milioni di euro), Francia (14, milioni di euro), Spagna (12,3 milioni di euro) Colombia (10,3 milioni di euro) e Cile (9,9 milioni di euro), tutti in crescita nel 2017 rispetto all’anno precedente».
Simone Fittuccia, Nicola Ucci, Giovanni Bastianelli, Stefania Proietti e Giulio Proietti Bocchini
Il programma della Btri prevede per sabato 24 pomeriggio un incontro con Il sindaco al Palazzo Comunale, per domenica 25, al mattino, un meeting promozionale riservato a enti, associazioni, realtà religiose, umbre, italiane ed estere che potranno presentare i loro progetti e le loro realtà (siti religiosi, cammini e itinerari) e, nel pomeriggio, una visita guidata di Assisi, fino alla Basilica di San Francesco. Per lunedì 26 per i buyer e i seller si svolgerà un workshop al Palazzo Monte Frumentario. Alla sera è previsto un percorso archeologico seguito da una cena medievale.
Nell’occasione della presentazione della Btri Giulio Proietti Bocchini ha presentato la nuova city card, “Welcome to Assisi”, una carta gratuita di benvenuto che gli albergatori offriranno ai turisti pernotteranno più di una notte. Verrà così restituita con aumentato valore l’importo della tassa di soggiorno, con facilitazione e sconti su vari servizi, dal taxi ai parcheggi, dai musei ai ristoranti fino agli esercizi commerciali aderenti al circuito.
Sempre secondo lo studio del Wto, il 41,4% dei turisti religiosi ha un’età compresa tra i 30 e i 50 anni, il 44,4% si affida per l’organizzazione del viaggio al circuito dell’intermediazione, tour operator e agenzie di viaggio, il 32,7% preferisce viaggiare in compagnia del partner, il 20% sceglie un tour organizzato, il 19,7% un gruppo di amici, il 13,3% la famiglia, mentre il 9,8% viaggia da solo.
Per informazioni:
www.btri.it