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Trentino, nuova legge provinciale per un turismo tra gusto e identità

Ancora una volta la Provincia di Trento si è dimostrata un passo avanti in termini di marketing e promozione studiando un piano di promozione strutturale. Una spinta al territorio che arriva direttamente dai prodotti enogastronomici tipici ed è destinata - si spera - a fare scuola.

di Emanuele Bottiroli
30 agosto 2020 | 08:30
Trentino, nuova legge provinciale
per un turismo tra gusto e identità
Trentino, nuova legge provinciale
per un turismo tra gusto e identità

Trentino, nuova legge provinciale per un turismo tra gusto e identità

Ancora una volta la Provincia di Trento si è dimostrata un passo avanti in termini di marketing e promozione studiando un piano di promozione strutturale. Una spinta al territorio che arriva direttamente dai prodotti enogastronomici tipici ed è destinata - si spera - a fare scuola.

di Emanuele Bottiroli
30 agosto 2020 | 08:30
 

La legge di riforma del turismo in Trentino apre nuovi scenari per la valorizzazione del territorio, delle sue bellezze, dei suoi prodotti e dell’enoturismo. Si tratta di una mossa di estremo valore strategico da studiare e da cui trarre ispirazione nell’anno in cui, oltre alla riscoperta del turismo di prossimità ed interno, si è assistito a un ritorno ai prodotti tipici: un’indagine Coldiretti svela che quasi un italiano su 2 (49%) in vacanza ha acquistato prodotti tipici come souvenir.

La promozione del territorio passa dall'enogastronomia - Trentino, nuova legge provincialeper un turismo tra gusto e identità

La promozione del territorio passa dall'enogastronomia

La nuova normativa trentina, approvata il 6 luglio, è entrata nell’ordinamento della Provincia con il nome di Legge provinciale 12 agosto 2020 numero 8. A completare l’iter sarà la giunta che dovrà adottare il provvedimento attuativo entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della normativa. Il regolamento avrà dunque piena efficacia a decorrere dal 1° gennaio 2021.



La legge sostiene, attraverso la promozione territoriale, i valori, le competenze, le tradizioni e le culture del Trentino in maniera sinergica e integrata in tutti i settori e riconosce il ruolo fondamentale del turismo come risorsa per lo sviluppo integrato, sostenibile ed equilibrato del territorio e della filiera produttiva locale nonché la centralità del turista, in tutte le fasi del ciclo della vacanza.

I punti cardine sono diversi e si parte dalla “promozione territoriale” intesa come l’insieme delle attività volte a far conoscere al mercato il territorio trentino nella sua dimensione generale, i suoi valori, le sue proposte e le sue attività in tutti i settori. Grande spazio, poi, al “marketing turistico”, ovvero le iniziative volte alla definizione, costruzione, gestione e promozione dell’offerta turistica al fine d’intercettare il mercato in maniera competitiva e adeguata alle potenzialità del territorio. Nel testo della legge si definisce il “prodotto turistico” come strumento del marketing volto a integrare beni, servizi e altri fattori di attrattiva, anche con riferimento a settori diversi, al fine di comporre un’offerta in grado di rispondere alle esigenze della domanda turistica.

Grande spazio anche alla leva emozionale specie laddove si considera come “esperienza turistica” l’insieme degli stati emotivi che il turista vive nella fruizione del prodotto turistico. Nella legge appena approvata vi è anche grande attenzione alla relazione con i viaggiatori, ovvero al “ciclo della vacanza” da intendersi come l’insieme delle fasi che contraddistinguono la scelta del turista e che comprende l’ispirazione, la ricerca, la prenotazione, la permanenza, l’esperienza, nonché la restituzione del racconto e del ricordo di quanto vissuto.

La Provincia di Trento ha così riconosciuto il valore primario della promozione territoriale per lo sviluppo del suo territorio. La promozione territoriale avverrà in particolare mediante l’identificazione dei valori identitari del Trentino, del suo patrimonio di eccellenze e dei suoi fattori di attrattività, lo sviluppo di specifiche azioni di comunicazione, la gestione coordinata delle relazioni cooperative e competitive fra gli attori coinvolti, stimolando e facilitando lo sviluppo di un sistema di offerta territoriale e della cultura della montagna.

Una legge che si spera possa essere replicata altrove - Trentino, nuova legge provincialeper un turismo tra gusto e identità

Quale principale strumento di promozione territoriale la Provincia, nel rispetto della normativa dell’Unione Europea in materia, promuove l’adozione di un marchio e delle sue eventuali declinazioni come mezzo che riassume in sé e veicola i valori caratterizzanti l’intero territorio provinciale. La legge recentemente approvata definisce anche finalità e funzioni del sistema del marketing turistico. Gli obiettivi primari sono favorire la qualità dell’ospitalità e dell’esperienza turistica dei visitatori congiuntamente alla qualità di vita dei residenti e alla professionalità e allo sviluppo degli operatori del settore turistico.

Risulta interessante analizzare il modello organizzativo territoriale. Il Trentino è considerato un territorio interamente a valenza turistica. Per consentire un’attività di marketing efficace, il sistema del marketing turistico locale è strutturato su più funzioni tra loro integrate, svolte da: aziende per il turismo (APT), responsabili della qualità dell’esperienza turistica e dell’ospitalità e della fidelizzazione del turista, nei rispettivi ambiti territoriali; agenzie territoriali d’area, quali articolazioni organizzative assicurate dalla società per la promozione territoriale e il marketing turistico del Trentino, responsabili dell’ideazione e della costruzione del prodotto turistico interambito nelle rispettive aree territoriali; la società per la promozione territoriale e il marketing turistico del Trentino; la Provincia, con ruolo strategico, d’indirizzo, pianificazione, programmazione e coordinamento in particolare attraverso la definizione delle linee guida per la politica turistica provinciale sentiti gli organismi preposti. Sarà data ancor più importanza alla programmazione e al coordinamento delle attività.

Cruciale, secondo la nuova legge, sarà ancora una volta l’attività delle APT. Dovranno occuparsi delle attività finalizzate al presidio della qualità dell’ospitalità e dell’esperienza del turista e alla sua fidelizzazione. In particolare dovranno, oltre a svolgere le loro funzioni base, occuparsi di: istituire e svolgere servizi di informazione, di assistenza e accoglienza turistica, nonché porre in essere le attività per la fruizione dei prodotti turistici, nell’ottica della costruzione dell’esperienza; organizzare e promuovere manifestazioni ed eventi nonché coordinare e promuovere quelli realizzati da altri soggetti nell’ambito territoriale; attuare, in ambito locale, i progetti di livello provinciale e gli strumenti di sistema nonché i prodotti sviluppati dalle agenzie territoriali d’area; sviluppare i prodotti turistici d’interesse del relativo ambito; valorizzare l’utilizzo delle produzioni locali e le esperienze locali; promuovere i valori del Trentino; affiancare e sostenere gli operatori turistici dell’ambito territoriale; partecipare ai progetti di sviluppo di prodotto turistico attraverso la nomina del proprio rappresentante presso le agenzie territoriali d’area; sviluppare sinergie con i comuni e con le istituzioni presenti nell’ambito per quanto concerne gli interventi correlati e necessari alla valorizzazione turistica del territorio. Non finisce qui.

Le APT si impegneranno anche per realizzare attività di marketing del proprio ambito con riferimento ai mercati di prossimità o prevalenti; promuovere i marchi delle località; concorrere alla valorizzazione e promozione del patrimonio paesaggistico, artistico, storico e ambientale, anche con riguardo alle iniziative relative all’economia circolare, coerentemente con le finalità della promozione territoriale; promuovere e gestire impianti, servizi e infrastrutture a carattere locale e non di rilevanza economica e di prevalente interesse turistico o sportivo; sostenere iniziative per favorire attività a basso impatto ambientale; promuovere lo svolgimento di servizi di mobilità di utilità collettiva, integrativi dell’offerta turistica, che assicurino migliori condizioni di fruizione del territorio.

Il Trentino non finisce di stupire e con questa legge guarda al futuro per accompagnare i propri operatori a competere ancora con qualità, ambiente, sapori e identità. D’altro canto si è ben compreso che senza sistemi capillari ed organizzati, facendo leva su una relazione forte pubblico-privato, l’enoturismo rischia di tradursi solamente in scampagnate che non creano valore e impresa.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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