A pochi giorni dalla certificazione di sostenibilità per la denominazione intera, primo caso in Italia, il Vino Nobile di Montepulciano può vantare un altro importante obiettivo raggiunto in proposito grazie alla certificazione di sostenibilità ottenuta da una delle aziende di riferimento della denominazione per numeri e per storia, la Vecchia Cantina di Montepulciano, che proprio nei giorni scorsi ha raggiunto l’obiettivo certificato secondo lo standard Equalitas come organizzazione sostenibile. «Un impegno che ci siamo presi ormai da qualche anno, anche proprio per sostenere il percorso che ha portato il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano ad essere la prima denominazione italiana con questo marchio – spiega il presidente della Vecchia Cantina di Montepulciano, Andrea Rossi – abbiamo lavorato d’intento con i circa 400 soci per sensibilizzarli a un approccio diverso al lavoro quotidiano, un passaggio non facile, ma di grande importanza sotto vari punti di vista, quello etico e sociale innanzi tutto».
La certificazione arriva in un momento particolare per la cooperativa poliziana, che proprio in questi giorni sta portando a termine un altro importante progetto, quello legato al restyling della struttura nell'ottica soprattutto dell'enoturismo, quindi dell'accoglienza e dell'educazione nei confronti del consumatore non solo per quanto riguarda il concetto di qualità e specificità del prodotto, ma anche appunto della sostenibilità e dell'incidenza positiva che porta al suo territorio, sia in termini ambientali, sociali ed economici.
© Riproduzione riservata STAMPA