Il vino non è né di destra né di sinistra e non può essere utilizzato quale elemento divisivo tra opposti raggruppamenti politici. È il punto di vista di Unione italiana vini (Uiv) in merito alla discussione sul voto al Cancer plan, in programma da domani a Strasburgo. Unionvini auspica quindi una linea comune dei rappresentanti politici italiani al momento del voto.
La partita in gioco per il vino italiano in questi giorni è decisiva per il futuro del comparto, per questo Uiv auspica il voto favorevole agli emendamenti presentati a tutela dell’identità, della cultura e del valore socioeconomico di uno degli asset più riconosciuti del made in Italy nel mondo. In caso di approvazione del documento così com'è, il vino verrebbe equiparato, per esempio, al fumo di sigarette come abitudine dannosa per la salute, con conseguenze inimmaginabili.
Secondo Uiv, senza gli emendamenti al testo il vino subirebbe nel medio-lungo termine un effetto tsunami solo in parte calcolabile. La contrazione dei consumi stimata è attorno al 25/30% ma ancora maggiore sarebbe quella del fatturato del settore, che calerebbe del 35% per un equivalente di quasi 5 miliardi di euro l’anno.
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