Anche il mondo della ristorazione collettiva è toccato dall'estensione dell'utilizzo del green pass. «Il nuovo decreto legge conferma l’obbligo del green pass nella ristorazione, una misura che giustamente consentirà di lavorare in sicurezza e di garantirla a tutti coloro che usufruiranno di questo servizio. Tuttavia è bene evidenziare che per il settore della ristorazione collettiva si sta aprendo un dibattito che rischia di disorientare le numerose aziende del settore e i gestori dei servizi presso i quali mense e catering vengono erogati», ha sottolineato in una nota Anir, l'associazione di categoria che fa parte di Confindustria.
Mense e green pass: per Anir i controlli spettano ai soggetti appaltanti
A tal proposito, Anir ha voluto mettere al centro dell'attenzione - come peraltro stanno facendo anche i colleghi della ristorazione tradizionale - il tema dei controlli: «Le aziende operanti nella ristorazione collettiva svolgono la propria attività e impiegano i loro dipendenti presso strutture terze, pubbliche o private, non sono titolari degli immobili o dei dipendenti delle attività a cui danno il servizio, pertanto è proprio alle imprese o gli enti appaltanti che spetta il controllo di chi ha accesso agli spazi munito di green pass».
Insomma, detto diversamente, a chi appalta il servizio spettano anche tutti i compiti, le mansioni organizzative e logistiche per la predisposizione degli spazi secondo quanto prescritto dalle misure anti-contagio.
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