Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
martedì 01 aprile 2025  | aggiornato alle 13:38 | 111482 articoli pubblicati

Salomon Food World
Rational
Salomon Food World

Colza, prezzi in picchiata: colpa delle tensioni tra Canada, Usa e Cina

Prezzi di seme e olio di colza in forte calo a marzo, nonostante l'offerta sia in diminuzione. Pesano le tensioni commerciali tra Canada, Stati Uniti e Cina, più che le reali dinamiche di mercato [...]

21 marzo 2025 | 19:06

Colza, prezzi in picchiata: colpa delle tensioni tra Canada, Usa e Cina

Prezzi di seme e olio di colza in forte calo a marzo, nonostante l'offerta sia in diminuzione. Pesano le tensioni commerciali tra Canada, Stati Uniti e Cina, più che le reali dinamiche di mercato [...]

21 marzo 2025 | 19:06

Crollano i prezzi del seme e dell'olio di colza, nonostante l'offerta sia in calo e il bilancio globale mostri un chiaro deficit. Solo nelle prime due settimane di marzo, il valore del seme su Euronext è sceso infatti di oltre il 13%, spinto verso il basso dal mercato canadese, che ha perso il 18% nello stesso periodo. Eppure, secondo Areté, gli stock di riporto per la campagna in corso dovrebbero ridursi del 17%. Un paradosso che sta facendo discutere.

Prezzi della colza giù ma l’offerta cala: cosa sta succedendo al mercato?

Prezzi della colza giù, ma l’offerta cala: cosa sta succedendo al mercato?

Fino a febbraio, il mercato si era mosso poco, senza grandi scossoni. Tra novembre e fine inverno, i prezzi erano rimasti piuttosto stabili. Poi, a inizio marzo, la brusca frenata. Un crollo inaspettato, considerando il contesto di scarsità. Areté - società specializzata nell'analisi dei mercati agrifood - sottolinea chele quotazioni del seme e dell'olio di colza faticano a riflettere l'impatto della riduzione dell'offerta e del deficit globale per la campagna in corso, con gli stock di riporto previsti in calo del 17%”.

Il problema, però, non riguarda solo la disponibilità. Dietro il calo dei prezzi ci sono nuove tensioni commerciali, soprattutto tra Canada, Stati Uniti e Cina. Washington ha infatti minacciato dazi del 25% su vari prodotti canadesi, olio di colza compreso. L'introduzione della misura è stata rimandata ad aprile, ma il rischio rimane. E per il Canada potrebbe essere un bel guaio, visto che gli Stati Uniti sono la sua prima destinazione: nel 2024, il 95% dell'olio esportato è finito proprio negli Usa, pari a 3,3 milioni di tonnellate.

TeamSystem

Intanto, anche la Cina ha alzato le barriere. Dall'8 marzo ha imposto dazi del 100% sulle importazioni di olio e farina di colza provenienti dal Canada, aggiungendo un ulteriore elemento di pressione su un mercato già instabile. Nonostante la domanda sia lì e l'offerta sia in calo, il prezzo della colza continua quindi a seguire una logica tutta sua, influenzato più dalle tensioni geopolitiche che dalle dinamiche classiche di mercato.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
Voglio ricevere le newsletter settimanali
LE ALTRE NOTIZIE FLASH
12:45
 
Crescono volumi e prospettive: +1,27% le vendite, 77,2 milioni di euro il fatturato (+0,2%), 3.700 i clienti attivi. Nel 2025 la capacità produttiva salirà del 50% grazie all'espansione della sede da 3.600 a 8mila mq [...]
17:58
 
L'azienda di Valdobbiadene torna a Vinitaly con Prosecchi d'eccellenza, novità alcohol-free e un talk sulle nuove tendenze del bere consapevole, dopo un 2024 chiuso con 181 milioni di fatturato e l'82% di export [...]
17:03
 
L'azienda chiude il 2024 col botto: 21 milioni di fatturato (+20%), boom all'estero e online, nuovi negozi, più personale e un altro premio come miglior posto dove lavorare. E ora via ai 420 anni [...]
14:58
 
Il più grande marchio indipendente di hotel al mondo cresce in Italia con 13 nuovi hotel in 14 mesi, tra cui l'Armani Hotel Milano, rafforzando la presenza nel Paese con oltre 50 strutture tra città, mare e montagna [...]