L'emergenza idrica dopo il Nord sta iniziando a farsi sentire anche al Centro e al Sud d'Italia. Lo riferisce l'Osservatorio Anbi sulle risorse idriche. In particolare sarebbero coinvolti i bacini dei fiumi Liri, Garigliano, Volturno, che scorrono al confine tra Lazio e Campania.
Ma non solo. Ambientalmente drammatica è la situazione nel Lazio, dove tutti i corsi d'acqua hanno portate in ulteriore calo e il lago di Bracciano è 31 centimetri in meno sul 2021, alla soglia limite per la captazione dell'acqua. A giugno, nella confinante Umbria, sono caduti mediamente solo poco più di 6 millimetri di pioggia: la diga di Maroggia ed il lago Trasimeno largamente ai livelli minimi in anni recenti.
In Puglia gli invasi hanno distribuito, in una settimana, circa 18 milioni di metri cubi d'acqua, leggermente più di quanto registrato in Basilicata (Mmc. 17 ca.), dove il deficit rispetto al 2021 supera i 40 milioni di metri cubi.
Nel Centro Italia, permane molto grave la situazione dei corsi d'acqua toscani (tutti sotto media). I fiumi marchigiani, fatta eccezione per il Tronto, segnano valori inferiori al già critico 2021. In Sardegna, i livelli degli invasi sono complessivamente in linea con l'anno scorso, ma c'è preoccupazione per il Nordovest.
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