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Roma, i tavolini all’aperto aiutano la ripresa, ma giù i caffè al bar

27 febbraio 2022 | 18:26
 

Roma, i tavolini all’aperto aiutano la ripresa, ma giù i caffè al bar

27 febbraio 2022 | 18:26
 

A Roma tra il 2020 e il 2021 c’è stato un aumento del 60% di incassi nel comparto ristorazione. Il merito? Le concessioni di occupazione del suolo pubblico collegate all’emergenza Covid. È quanto emerge dall’ultimo report sull’osp discusso nel corso del Consiglio straordinario della Fiepet Confesercenti sulla crisi del turismo nella Capitale. In particolare, la giunta della federazione che riunisce esercenti pubblici e turistici ha rilevato una «lieve ripartenza dovuta anche all’entrata in vigore delle osp emergenziali che hanno registrato un cambiamento delle modalità di consumo dell’utenza, che ha preferito la convivialità all’esterno».

A Roma tra il 2020 e il 2021 c’è stato un aumento del 60% di incassi nel comparto ristorazione Roma, i tavolini all’aperto aiutano la ripresa, ma giù i caffè al bar

A Roma tra il 2020 e il 2021 c’è stato un aumento del 60% di incassi nel comparto ristorazione


Questo per quanto riguarda il “bicchiere mezzo pieno”. Per il resto, infatti, i dati 2021 messi a confronto con quelli del 2019, evidenziano una flessione del 28% del settore ristorativo a Roma e provincia con una perdita secca del cosiddetto «segmento bar» del 45% soltanto del consumo di caffè, «dovuto anche agli effetti della perdita del turismo di massa e del protrarsi dello smart working che ha visto ridurre le presenze in città».


Ad essere più colpito il centro storico dove è stato registrato un -15% rispetto ad altri quartieri della Capitale. Si tratta di numeri che «rispecchiano gli andamenti nazionali delle città d’arte e a tal proposito la giunta nazionale della Fiepet-Confesercenti ha chiesto interventi alle forze politiche a sostegno al comparto turismo» proprio in queste località che «a oggi risultano in Italia le più colpite».


In particolare «affinché ci possa essere un’ulteriore ripresa anche nel 2022, è necessario confermare le osp emergenziali, approvate per ora dal Parlamento solo fino al prossimo 30 giugno e su richiesta della Confesercenti. Qualora non venissero prorogate rischierebbero il posto di lavoro circa 12mila persone e chiuderebbero almeno 1.400 attività, con gravi ripercussioni su tutta la filiera, dai grossisti ai produttori fino alla logistica».


Per Claudio Pica, presidente della Fiepet–Confesercenti Roma e Lazio, come riporta il Corriere «è perciò necessario non disperdere quanto costruito fino ad oggi. Chiediamo al sindaco Gualtieri e agli assessori al Commercio e al Turismo Lucarelli e Onorato di prorogare le occupazioni di suolo di pubblico emergenziali fino al prossimo dicembre 2022. Sarebbe un provvedimento di buon senso a sostegno delle pmi romane e per migliaia di famiglie, altrimenti saremmo di fronte a una bomba sociale. Auspichiamo anche - conclude Pica - che vi sia un confronto sulle osp fra l’amministrazione capitolina, la Sovrintendenza statale e quella comunale al fine di determinare un nuovo regolamento che possa fissare nuovi criteri per le osp sul territorio della Capitale».

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