Le famiglie cominciano ad avvertire gli effetti degli aumenti dei prezzi, legato all'inflazione e al caro bollette, fenomeno che non reputano in rapido rientro, e questo fattore influirà negativamente sulle decisioni future di spesa. Come era già successo a gennaio, cala ancora la fiducia delle famiglie; a rilevarlo è l'Istat nella sua consueta indagine mensile.
«Sebbene permanga su livelli storicamente elevati, la fiducia dei consumatori è in riduzione quasi costante dallo scorso mese di ottobre», ha invece commentato Confcommercio. Discorso opposto riguarda la fiducia delle imprese dove l'indice di fiducia è invece salito rispetto a gennaio. «Le imprese, per contro, mostrano andamenti articolati, con segnali di sofferenza nel manifatturiero e nel commercio al dettaglio tradizionale - ha ripreso Confcommercio - Tra gli operatori del turismo il clima di fiducia si mantiene stabile, ma a livelli molto bassi, a segnalare come gli imprenditori del settore non riescano ancora ad intravedere concrete possibilità di tornare ai fatturati e agli utili del 2019».
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