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Bufala Campana
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Fumata nera per spiagge e ambulanti: slitta il disegno di legge sulla concorrenza

15 settembre 2021 | 12:24
 

Fumata nera per spiagge e ambulanti: slitta il disegno di legge sulla concorrenza

15 settembre 2021 | 12:24
 

Concessioni per le spiagge e ambulanti? Slitta ancora il disegno di legge sulla concorrenza a causa dei contrasti nella maggioranza. Il presidente del Consiglio Mario Draghi avrebbe voluto portare il provvedimento nel consiglio dei ministri di domani (giovedì 16 settembre), poiché la legge sulla concorrenza è una delle «riforme di contesto» indicate nel Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, dall’attuazione del quale dipendono quasi 200 miliardi di finanziamenti europei all’Italia.

Slitta ancora il ddl concorrenza sulle concessioni per le spiagge e ambulanti Fumata nera per spiagge e ambulanti: slitta il disegno di legge sulla concorrenza

Slitta ancora il ddl concorrenza sulle concessioni per le spiagge e ambulanti

 

Ma sono in arrivo le elezioni amministrative del 3 ottobre e nella maggioranza crescono le preoccupazioni per norme che andrebbero a toccare diversi interessi, primi fra tutti appunto gli stabilimenti balneari e al commercio ambulante.

In verità nel Pnrr il governo si è impegnato a presentare il disegno di legge sulla concorrenza «entro luglio 2021», tenendo conto dei suggerimenti di merito arrivati dall’autorità Antitrust. Che, tra le altre cose, sollecita la rimozione della proroga quindicennale (fino alla fine del 2033) delle concessioni balneari decisa con la legge di Bilancio 2019 e sulla quale pende una procedura europea d’infrazione.

Nel 2019, ultimi dati disponibili, ricorda l’Antitrust, l’ammontare complessivo dei canoni relativi a 29.689 concessioni demaniali marittime è stato pari ad appena 115 milioni di euro, di cui 83 effettivamente incassati, sottolinea il rapporto di Legambiente, «mentre restano ancora da versare 235 milioni di euro di canone non pagati dal 2007». Nel 72,6% dei casi il canone pagato è stato inferiore a 2.500 euro, a fronte di un giro d’affari annuo degli stabilimenti stimato da Nomisma in 15 miliardi annui. Col decreto Agosto del 2020 il canone minimo è stato aumentato a 2.500 euro l’anno (prima era di 362 euro) in cambio però della sanatoria sulle pertinenze edificate sulle spiagge in concessione.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
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