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La Slovenia "aggira" le Dop e le Igp: nel mirino l'Aceto balsamico

24 febbraio 2021 | 09:28
 

La Slovenia "aggira" le Dop e le Igp: nel mirino l'Aceto balsamico

24 febbraio 2021 | 09:28
 

L'aceto balsamico di Modena è di nuovo "sotto attacco" e con esso il sistema delle Dop e delle Igp italiane. Lo scrive il consorzio di tutela, spiegando che il Governo sloveno ha notificato alla Commissione Europea una norma tecnica nazionale in materia di produzione e commercializzazione degli Aceti che, "oltre a porsi in netto contrasto con gli standard comunitari e con il principio di armonizzazione del diritto europeo", cerca di trasformare la denominazione 'aceto balsamico' in uno standard di prodotto.

La Slovenia aggira le Dop e le Igp: nel mirino l'Aceto balsamico

Per il Consorzio si tratta di una «operazione illegittima e in contrasto con i regolamenti comunitari che tutelano Dop e Igp e disciplinano il sistema di etichettatura e informazione del consumatore».

Secondo la nuova norma slovena «qualsiasi miscela di aceto di vino con mosto concentrato si potrà chiamare, e vendere, come "aceto balsamico" - afferma il direttore del Consorzio Aceto Balsamico di Modena Federico Desimoni - con grande offesa della tradizione e degli sforzi fatti dai produttori delle eccellenze modenesi che insieme all'attività di divulgazione dei Consorzi lo hanno reso famoso nel mondo. Siamo dunque di fronte ad un attacco diretto al sistema agroalimentare di qualità europeo, al diritto dei consumatori ad un'informazione corretta e trasparente e degli operatori commerciali ad una concorrenza leale».

«Ci troviamo - commenta il presidente del Consorzio di Tutela dell'Aceto Balsamico di Modena Igp Mariangela Grosoli - nuovamente di fronte ad una situazione che rischia di danneggiare non solo il comparto dell'Aceto Balsamico di Modena ma tutto il sistema delle Dop e delle Igp italiane. Sarà fondamentale, anche stavolta, fare leva sulla collaborazione delle Istituzioni: il Ministero Politiche Agricole, ed in particolare la Direzione Qualità, che ringrazio per il prezioso sostegno nella tutela del nostro settore, già direttamente coinvolta e al lavoro sul dossier».

La posizione di Coldiretti
«L’inaccettabile scippo del nome di aceto balsamico da parte della Slovenia mette a rischio un miliardo di euro di valore al consumo e rappresenta un attacco all’intero sistema del Made in Italy di qualità». È quanto denuncia la Coldiretti nel commentare la decisione del Governo sloveno di varare una norma con la quale qualsiasi miscela di aceto di vino con mosto concentrato si potrà chiamare, e vendere, come “aceto balsamico”. Una scelta, peraltro già notificata alla Commissione Europea, «che va contro - rileva Coldiretti - le attuali norme comunitarie che tutelano Dop e Igp e disciplinano il sistema di etichettatura e informazione del consumatore».

L’iniziativa slovena rischia anche di andare a ingrossare il mercato internazionale del falso Made in Italy che fattura già oltre 100 miliardi di euro utilizzando impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che, secondo un’analisi Coldiretti e Filiera Italia, si richiamano all’Italia per prodotti taroccati che non hanno nulla a che fare con la realtà nazionale.

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